Unicredit ha sorpreso positivamente le aspettative degli analisti riportando un utile di 2,3 miliardi di euro nel terzo trimestre e confermando la sua costante crescita finanziaria.
È l’undicesimo trimestre consecutivo di crescita finanziaria per l’istituto di piazza Gae Aulenti. I ricavi sono cresciuti del 23,7% grazie a un margine d’interesse di 3,6 miliardi e commissioni diversificate di 1,8 miliardi di euro.
La banca ha annunciato un obiettivo di ricavi per il 2023 superiore a 22,2 miliardi di euro.
Inoltre, la Unicredit ha contribuito con 1,1 miliardi di euro alla cosiddetta ‘imposta straordinaria sulle banche‘ del 2024, destinandoli a riserve proprie non distribuibili.
Un Trimestre Eccezionale
Il successo nell’ultimo trimestre non è un fulmine a ciel sereno per Unicredit. La società veniva da ben 10 trimestri in crescita: basti pensare che negli ultimi 3 ha messo a segno un utile da 6,7 miliardi, una crescita del 67,7%.
Il risultato finanziario superiore alle aspettative (gli analisti prevedevano 1,9 miliardi) è stato accolto con entusiasmo dagli investitori, dimostrando la solida gestione della banca.
In borsa, il titolo Unicredit è in rosso sulla scia della situazione di incertezza a piazza Affari, con alcuni movimenti a ribasso motivati probabilmente da vendite sulla buona notizia della trimestrale.
Crescita dei Ricavi
I ricavi del terzo trimestre hanno raggiunto quota 5,8 miliardi di euro segnando una crescita del 23,7%, trainati da un margine d’interesse di 3,6 miliardi (+45%) e commissioni diversificate pari a 1,8 miliardi di euro.
Unicredit si aspetta ora che i ricavi per il 2023 superino i 22,2 miliardi di euro, superando la stima precedente di 21,5 miliardi, dimostrando una visione positiva per il futuro.
Inoltre, i costi operativi si sono mantenuti stabili nel trimestre a 2,3 miliardi di euro, evidenziando una riduzione del 2,3% rispetto all’anno precedente, nonostante l’aumento generalizzato dei prezzi.
Commissioni e Rettifiche sui Crediti
Le commissioni si sono attestate a 1,8 miliardi di euro, registrando un leggero calo del 5,2% anno su anno, principalmente a causa delle riduzioni delle commissioni sui conti correnti in Italia e dei maggiori costi di cartolarizzazione.
Nonostante il quadro macroeconomico sfavorevole, le commissioni sono rimaste resilienti, diminuendo solo dell’1,3% anno su anno.
Le rettifiche sui crediti si sono attestate a 135 milioni nel trimestre, contribuendo a un costo del rischio strutturalmente basso di 12 punti base.
Efficienza Patrimoniale e Solidità Finanziaria
Unicredit continua a perseguire un’efficienza patrimoniale ai vertici della categoria, generando organicamente 9,9 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2023.
Questi risultati superano gli obiettivi del piano UniCredit Unlocked, portando il CET1 ratio al 17,19%, al netto dei dividendi maturati nei primi nove mesi.
Le attività ponderate per il rischio sono scese del 9,3% anno su anno, confermando la solida posizione finanziaria della banca.
Contributo alla “Imposta Straordinaria sulle Banche”
Unicredit ha scelto di destinare 1,1 miliardi di euro a riserve proprie non distribuibili, evitando di fatto di pagare ‘imposta straordinaria sulle banche’ del 2024.
La tassa sugli extraprofitti introdotta dal Governo Meloni offre due soluzioni alle banche: pagarla, oppure destinare l’importo a riserva.
Pianificazione Futura
Il CEO Andrea Orcel ha elogiato il trimestre eccellente e l’evoluzione della banca in un’unica entità coesa.
Ha espresso fiducia nel futuro, affermando che Unicredit sta sulla buona strada per realizzare la sua ambizione di diventare la Banca del Futuro in Europa.
La società oggi ha accesso a 13 mercati ed oltre 15 milioni di clienti. I fondamentali, ha ribadito Orcel, sono forti e permettono di guardare avanti con fiducia.