Un conto corrente e un conto deposito sono due strumenti bancari diversi, anche se entrambi servono per gestire il denaro, ma con obiettivi e funzionalità ben distinti.
In questa guida, vediamo quali sono le principali differenze fra i due prodotti: anche se le differenze si stanno assottigliando (e stanno nascendo anche delle forme ibride), conoscerle può sempre servire.
Il conto corrente
Il conto corrente è come un “quartier generale” per il tuo denaro. Serve per gestire le entrate e le uscite nella vita quotidiana: se ricevi uno stipendio, per esempio, molto probabilmente ti arriva sul tuo conto corrente. Da lì puoi fare pagamenti, bonifici, prelevare soldi al bancomat, usare una carta di debito (il famoso “bancomat“) o una carta di credito.
È come una cassa virtuale dove puoi mettere i tuoi soldi e usarli quando ti servono.
Un conto corrente spesso ha dei costi. Magari paghi un canone mensile, oppure ci sono commissioni per operazioni come i bonifici o i prelievi da banche diverse dalla tua. Però ti dà una flessibilità totale: hai accesso ai tuoi soldi in qualsiasi momento e puoi fare tutte le operazioni che vuoi, anche online.
Il conto deposito
Ora passiamo al conto deposito. Questo è un prodotto pensato per un altro scopo: risparmiare e guadagnare qualcosa dai tuoi soldi, senza però usarli per le spese di tutti i giorni. Lo puoi vedere come un salvadanaio digitale che ti permette di mettere da parte i soldi e farli “lavorare” per te, generando degli interessi.
Come funziona? Depositi una somma sul conto deposito, e la banca ti paga una percentuale annua (il tasso di interesse) per aver “prestato” quei soldi a loro. Non preoccuparti, i tuoi soldi sono comunque tuoi, non li perdi! La banca li usa per finanziare le sue attività, ma ti garantisce il rimborso completo, più gli interessi. Però qui c’è una differenza importante rispetto al conto corrente: non hai sempre accesso immediato ai tuoi soldi.
Alcuni conti deposito, infatti, ti chiedono di vincolare il denaro per un certo periodo, che può variare da pochi mesi a diversi anni. Durante questo periodo non puoi ritirare i soldi o, se lo fai, perdi una parte degli interessi maturati.
Altri conti deposito, invece, sono “liberi” (non vincolati o svincolabili), quindi puoi ritirare i tuoi soldi in qualsiasi momento, ma spesso offrono tassi di interesse più bassi.
Qual è la differenza principale?
La differenza tra conto corrente e conto deposito sta nell’utilizzo. Il conto corrente serve per ricevere e inviare denaro nel quotidiano: entrate, uscite, gestione delle spese. Il conto deposito, invece, è un accantonamento per risparmiare e mettere i soldi da parte con l’idea di farli crescere un po’.
Uno è come un portafoglio sempre a disposizione, l’altro è come una cassaforte che ti premia per non toccare i soldi.
Sicurezza
Sul piano della sicurezza, entrambi sono strumenti sulla carta sicuri. Il conto corrente di solito ha una copertura fino a 100.000 euro grazie al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD): anche se la banca dovesse fallire, i tuoi soldi fino a quella cifra sono garantiti. La stessa cosa vale per i conti deposito.
Costi
E sul piano dei costi? Il conto corrente ha spesso spese di gestione e un’imposta di bollo periodica, mentre molti conti deposito sono gratuiti o quasi: paghi un’imposta di bollo dello 0,2% sul saldo annuale (oltre a dover dichiarare gli interessi nella dichiarazione dei redditi).
Rendimenti
Un altro aspetto è il tasso di interesse. I conti correnti bancari o postali classici hanno un piccolissimo tasso di interesse che si aggira intorno allo 0,2% lordo. Questo perché la banca può prendersi in prestito i soldi che hai sul tuo conto corrente e usarli a piacimento, dunque riconosce un mini ritorno al correntista.
I conti deposito invece hanno rendimenti decisamente maggiori, perché il cliente parcheggia quella liquidità in un conto non operativo e non può disporre a piacere di quei soldi in ogni momento. Dunque, la banca offre rendimenti più alti, che oggi grazie ai tassi d’interesse correnti sono anche accettabili (3-4% di media).
I conti deposito, quindi, possono essere un investimento quasi sicuro per non tenere ferma della liquidità di troppo. Tenere fermi tanti soldi sul conto corrente non ha senso: serve solo ad esporli all’erosione dell’inflazione.
Quando scegliere uno o l’altro?
Se hai bisogno di gestire spese quotidiane e avere sempre accesso ai tuoi soldi, il conto corrente è quello che fa per te. Ma se hai una somma che non ti serve nell’immediato e vuoi metterla da parte per guadagnare qualcosa, allora un conto deposito è un’idea migliore.
Il conto corrente remunerato
Il mondo del banking continua a evolvere e pensare prodotti innovativi. Uno di questi è il conto corrente che offre una remunerazione sulle somme depositate, pur mantenendo la flessibilità tipica di un conto corrente tradizionale.
Questi prodotti bancari vengono chiamati “conti correnti remunerati” e sono una sorta di ibrido tra un conto corrente e un conto deposito.
Un conto corrente remunerato ti permette di gestire le tue operazioni bancarie quotidiane (pagamenti, prelievi, bonifici e l’uso di carte di debito o credito) e allo stesso tempo di ricevere un interesse sulle somme che mantieni depositate.
In pratica, mentre utilizzi il conto per le tue esigenze giornaliere, il denaro che rimane sul conto genera interessi, seppur generalmente a tassi inferiori rispetto a quelli offerti dai conti deposito.
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