Lo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi a 10 anni ha evidenziato un’oscillazione significativa ieri, toccando i 200 punti base per poi chiudere in flessione a 193 punti.
L’approvazione della Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (Nadef) da parte del governo non ha ristabilito la fiducia dei mercati nel Paese.
Nel documento si è scelto di portare al 5,3% il deficit 2023 e al 4,3% l’asticella dell’indebitamento nel 2024.
Secondo l’economista Carlo Cottarelli sarebbe stato preferibile avviare una revisione della spesa in modo più tempestivo, anziché fissare un disavanzo ben oltre i limiti europei.
Gli occhi degli investitori restano puntati sul rendimento del Btp italiano, che sale ancora al 4,85%, vicino al livello del 5% registrato nel 2012.
Spread e mercati
L’indice FTSE Mib ha registrato un incremento dell’0,54% raggiungendo quota 28.163 punti, con variazioni tra un minimo di 27.811 punti e un massimo di 28.178 punti.
Per quanto riguarda le borse europee, l’indice Euro Stoxx 50 ha chiuso la giornata con un aumento dell’0,8%.
Positivi anche il Dax tedesco (+0,7%), il Cac40 francese (+0,6%) e l’Ibex35 spagnolo (+1%).
Grafico Spread Storico
DOMANDE FREQUENTI SULLO SPREAD BTP-BUND
Il differenziale tra i Btp e i Bund tedeschi è considerato un indicatore importante della fiducia degli investitori nella solidità finanziaria dell’Italia, con uno spread più ampio che indica una maggiore percezione di rischio. L’aumento a 193 punti base rispetto ai 186 punti iniziali della giornata suggerisce un deterioramento della fiducia nel debito italiano.
Lo spread BTP-Bund è una differenza tra il rendimento dei titoli di Stato italiani chiamati BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) e quelli tedeschi chiamati Bund (Buoni del Tesoro tedeschi) a 10 anni. In parole più semplici, è la differenza tra gli interessi che l’Italia deve pagare sui suoi prestiti (attraverso i BTP) e quelli che la Germania deve pagare per i suoi prestiti (attraverso i Bund).
Se lo spread è alto, significa che l’Italia deve pagare interessi più alti rispetto alla Germania per ottenere prestiti simili. Questa differenza può essere influenzata da vari fattori economici, politici e finanziari, e spesso viene usata come indicatore della percezione di rischio degli investitori nei confronti dell’Italia rispetto alla Germania.
Se lo spread BTP-Bund si abbassa, significa che l’Italia deve pagare meno interessi sui suoi prestiti rispetto alla Germania. È come se l’Italia avesse un costo più basso per chiedere soldi in prestito. Questo di solito fa sentire meglio gli investitori e può essere visto come un segnale positivo sull’economia italiana.