La delega su un conto corrente bancario o postale è un documento con cui autorizzi un altro soggetto (delegato) a svolgere precise attività sul conto, senza necessità di cointestarlo.
Definita anche con il sinonimo di procura o mandato bancario, può essere generica se attribuisce piena operatività a chi la riceve oppure specifica se vi sono stabiliti alcuni limiti sulle operazioni.
Uno strumento utile in particolari situazioni in cui non si possono effettuare in prima persona le operazioni bancarie quotidiane, attribuendo questa facoltà ad una persona di fiducia. Tuttavia, sono presenti anche dei rischi sia fiscali, sia operativi.
Se stai valutando di farti assistere nel gestire un conto bancario privato, professionale o aziendale, è essenziale conoscere come funziona una delega, come farla e quali sono i pro e i contro.
Come funziona e a cosa serve una delega sul conto corrente
Con la delega dai la facoltà a un soggetto terzo di utilizzare i soldi, presenti su un tuo conto corrente, per le tue necessità. La procura è utile nei casi in cui non puoi effettuare in prima persona delle operazioni, per motivi di tempo, organizzativi o personali.
Si pensi a un soggetto invalido o incapace, oppure in caso di procura tra coniugi. Altro esempio è quello della delega sul conto corrente nelle società per permettere ad alcuni dipendenti, al di fuori dell’amministratore, ad operare sul conto.
La delega si compone dei seguenti elementi:
- soggetto delegante: è l’intestatario del conto che attribuisce una procura a un altro individuo;
- delegato: è colui che riceve il mandato ad operare;
- procura o mandato: è l’atto scritto con cui si identifica il soggetto terzo e si attribuisce la facoltà di operare in nome e per conto proprio.
In generale la procura non necessita di un atto pubblico. Nel caso del mandato bancario l’operazione avverrà in banca o presso le Poste, in presenza dei singoli soggetti. Precisiamo che la delega si applica solo per quei conti che hanno l’operatività allo sportello. Non è necessaria per i conti online.
Differenza tra conto cointestato e delega
Il conto cointestato e conto con delega sono la stessa cosa? No, sono strumenti diversi sia per quanto riguarda la responsabilità dei soggetti, sia per l’aspetto procedurale e fiscale.
Prima di tutto nel conto cointestato vi sono due soggetti che hanno pari diritti sui soldi disponibili sul conto, con la possibilità di prelevarli o di utilizzarli. Nel conto con procura, il delegato non è l’intestatario e le attività che può fare sono stabilite dal delegante.
Ciò comporta una differenza di responsabilità. Nel conto cointestato i titolari saranno gli unici responsabili del conto. Invece, il delegato non ha responsabilità per eventuali scoperti o in caso di sue inadempienze con il fisco, queste non si riflettono sul conto, tranne in casi particolari come esposto più avanti.
Infine, il delegato non è proprietario delle somme presenti sul conto, ma le può utilizzare solo in base a quanto indicato nella delega: quest’ultima può essere revocata in ogni momento.
Come fare la delega sul conto corrente postale o bancario
Per dare mandato a un altro soggetto di operare sul conto corrente, l’atto di delega deve essere in forma scritta. Inoltre, per nominare un delegato, non basta esprimere questa volontà, ma per avere valore, la procura deve essere sottoscritta in banca o all’ufficio postale. Ecco cosa serve:
- documento e CF del delegante;
- dati anagrafici del delegato con copia del CF e di un documento di identità;
- sottoscrizione della delega in originale.
Nel caso di conto corrente cointestato il delegato deve essere autorizzato anche dagli altri titolari del conto e quindi, dovranno essere indicati nella delega i loro nomi.
Modello delega bancaria
Il modello di delega è simile per le banche e le poste. Si compone di quattro sezioni:
- Dati del delegato: devi inserire le informazioni che ti vanno ad indentificare come legittimo intestatario del conto corrente, come nome, cognome, indirizzo, residenza, numero di documento, numero del conto.
- Dati del delegato: servono a stabilire in modo preciso chi riceverà la procura ad operare.
- Oggetto delle delega: viene indicato cosa potrà fare il delegato sul conto corrente e se può operare in completa autonomia o previa autorizzazione del delegante.
- Sezione firme: è necessario sottoscrivere l’atto con la forma che hai depositato in banca o alle Poste al momento dell’apertura del conto corrente.
Cosa si può fare con la delega
La procura sul conto corrente potrà essere:
- generica;
- specifica.
Con una delega generica attribuisci al delegato la facoltà di svolgere le principali attività bancarie:
- bonifici;
- versamenti in contanti;
- prelievi allo sportello;
- ritirare il libretto di assegni;
- emettere e incassare un assegno.
Invece, con una procura specifica attribuisci determinati compiti, stabilendo una serie di limitazioni. In ogni caso tutte le attività sul conto del delegato devono essere svolte in funzione del delegante.
Inoltre, in base alla gestione del conto si distinguono tre tipi di delega:
- a firma congiunta: le operazioni richiedono la firma anche dell’intestatario del conto;
- firma mista: le operazioni devono essere autorizzate dall’intestatario solo in alcuni casi;
- firma disgiunta: il delegato ha piena libertà di operare.
Cosa non può fare un delegante
Il delegante non ha poteri illimitati sul conto. Ecco cosa non può fare:
- dare procura a un altro soggetto, salvo che non sia indicato nell’atto di delega;
- chiudere il conto corrente;
- effettuare operazioni a suo favore;
- sottoscrivere prestiti, mutui o finanziamenti;
- richiedere fido bancario;
- seguire operazioni su cui non è stato autorizzato.
Come revocare la procura sul conto corrente e quando termina
La delega viene revocata in questi casi:
- per espressa volontà dell’intestatario del conto;
- in caso di incapacità o morte del delegante.
Puoi in ogni momento procedere con la revoca della delega. Anche in questo caso l’operazione deve avvenire con un documento scritto da compilare in banca o presso le Poste con cui richiedi la cessazione della procura sul tuo conto. Non sono richieste motivazioni. La revoca ha effetto immediato.
Altra situazione in cui vi è la cessazione del mandato è il decesso del titolare del conto o sua incapacità ad agire. La revoca scatta in automatico. Devi però distinguere se il conto è cointestato. Infatti, se è presente un secondo titolare, non si determina l’automatica cessazione della procura: rimarrà attiva fino a un successivo atto di revoca del cointestatario. Quest’ultimo deve esprimere la sua volontà alla banca o alle Poste che il mandato venga meno.
Quali sono i rischi di una delega
La delega può avere dei vantaggi, ma bisogna fare attenzione ad una serie di aspetti. Infatti, sono presenti anche dei rischi:
- prelievo forzoso da parte dell’Agenzia delle Entrate;
- prelievi indebiti.
La Corte di Cassazione, nella sentenza 1313/2019, ha stabilito che l’Agenzia delle Entrate in caso di mancato pagamento di tributi può agire con il pignoramento presso terzi sia di conti correnti direttamente intestati o cointestati di un soggetto, ma anche di quelli di cui ha piena disponibilità. Rientrano in questa categoria i conti su cui si ha la delega. Quindi potresti vedere il conto pignorato se il soggetto a cui hai affidato la procura subisce un prelievo forzoso da parte del Fisco.
L’altro rischio è se il delegato compie prelievi indebiti, ovvero, non rispettando i limiti della delega, operando in suo favore. Devi considerare che, una volta firmata la delega, la banca o le Poste non sono responsabili del comportamento di chi è in possesso della procura. Per questo prima di attribuire una delega a un soggetto un consiglio è:
- valutare i pro e i contro di una procura, consultando anche un consulente legale o un commercialista;
- affidarsi solo a persone di fiducia;
- stabilire una delega con firma congiunta o mista, evitando quella disgiunta;
- verificare costantemente i movimenti del conto bancario o postale;
- richiedere al delegato di fornire giustificativi per ogni tipologia di transazione.
Delega sul conto corrente: domande frequenti
La delega è utile tutte le volte che un soggetto non può gestire direttamente un suo conto corrente, attribuendo questa facoltà a un altro individuo, attraverso un mandato chiamato delega o procura.
Avere la procura sul conto corrente vuol dire operare per nome e per conto dell’intestatario del conto, effettuando bonifici, pagamenti, prelievi e versamenti.
Solo in caso di debiti nei confronti del Fisco. L’ Agenzia delle Entrate può agire sul conto di cui si ha la delega. Nel caso di un creditore privato, il conto del delegante non potrà essere soggetto a pignoramento presso terzi.