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DEGIRO, dichiarazione dei redditi ancora in ritardo: cosa fare in alternativa

Ancora ritardi da DEGIRO sul report fiscale per il terzo anno consecutivo. Scadenza fissata al 30 giugno per la presentazione della dichiarazione dei redditi 2023. Quali sono le ultime notizie e quali alternative più efficienti?

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degiro dichiarazione redditi report fiscale 2023

È noto a tutti che DEGIRO, il celebre broker olandese, si è guadagnato un posto di rilievo nel panorama del trading online in Italia.

Le sue commissioni basse e la vastità di azioni ed ETF disponibili hanno attirato l’attenzione di molti, ma la sua promessa di semplificare il processo di dichiarazione dei redditi per gli investimenti sta diventando sempre più una chimera.

Infatti, per il terzo anno consecutivo, il report fiscale compilato tarda ad arrivare. Ma quanto bisogna ancora aspettare?

DEGIRO, a rischio la dichiarazione dei redditi 2023

Con il termine ultimo per l’invio della dichiarazione dei redditi fissato al 30 giugno 2023, il tempo sta scadendo rapidamente.

Le sanzioni per la mancata presentazione dei documenti entro il tempo limite sono pari ad una maggiorazione dello 0,4%, se il pagamento delle imposte dovesse avvenire entro il 30 agosto.

Eppure, DEGIRO ha annunciato che manderà i report ai suoi clienti verso la seconda metà di giugno, ma senza fornire una data precisa.

I report errati nell’anno passato

Ma la questione non si limita solo ai tempi di consegna, poiché esiste anche il rischio che i report siano errati.

Negli anni precedenti, DEGIRO ha inviato e corretto più volte i report fiscali dei suoi clienti, sostenendo di affidarsi a un team di commercialisti italiani esperti in tassazione delle operazioni di trading.

Cosa dice DEGIRO?

DEGIRO, a rischio la dichiarazione dei redditi 2023

Interrogando il servizio clienti, il broker olandese si difende sollevandosi dalla responsabilità di dover consegnare un report fiscale in tempo per i propri clienti.

L’obbligo di dichiarazione rimane in capo al cliente, il tax report è uno strumento che forniamo in più per aiutare i nostri clienti per via del regime dichiarativo.

È possibile estrarre i movimenti relativi all’anno imponibile dalla voce estratto conto, con i quali un professionista potrà redigere la dichiarazione dei redditi.

Altrimenti può aspettare. Il tax report è in fase di elaborazione.

Come muoversi in autonomia per evitare sanzioni

Di fronte a questa situazione di incertezza e ritardi, DEGIRO suggerisce anche un’alternativa per ottenere i dati necessari per la dichiarazione dei redditi: muoversi da soli.

Propone di:

  • scaricare l’estratto conto dalla sezione “Posta” e sottosezione “Estratto Conto” dell’account, selezionando le date del periodo desiderato e cliccando sul tasto “Export”;
  • fare lo stesso per la sezione “Operazioni” e per il “Portafoglio” personale;
  • consegnare questi dati a un commercialista per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi.

Chiaramente, questo comporterebbe un ulteriore costo per il cliente, che non dovrebbe pagare se il servizio di DEGIRO funzionasse.

Alternative a DEGIRO

DEGIRO non è l’unico broker disponibile sul mercato.

Esistono altre alternative che possono essere prese in considerazione, come i broker con regime fiscale amministrato, come alcune banche italiane d’investimento.

Queste società offrono servizi in cui si occupano direttamente della compilazione e dell’invio dei report fiscali, sollevando così gli investitori da queste complicazioni e garantendo maggiore precisione ed efficienza.

Inoltre, ci sono anche altri broker con condizioni di trading ancora più favorevoli rispetto a DEGIRO.

Se proprio è necessario affidarsi a un commercialista per la dichiarazione dei redditi, tanto vale scegliere broker con condizioni più competitive e maggiori funzionalità.

Certamente DEGIRO dovrebbe essere un po’ più chiaro con i propri clienti italiani.

Continuare ad aspettare a lungo per i report fiscali e rischiare di incorrere in sanzioni potrebbe non valere la pena.

Il broker olandese deve agire immediatamente per risolvere questa situazione, cominciando da una comunicazione più chiara e trasparente nei confronti dei propri clienti.

Al momento, non resta che confidare nell’arrivo del proprio report fiscale (corretto, si spera) per inviare la dichiarazione dei redditi.

Trader, opinionista ed esperto di mercati azionari e criptovalute. Uno dei primi investitori in Italia a credere in Bitcoin e diventarne un profondo conoscitore. Collabora con FinanzaDigitale dal 2014.

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