L’inflazione alta e la crisi energetica hanno inciso in modo evidente sui mercati nazionali. Le criptovalute sono crollate e anche i principali asset tecnologici hanno ottenuto una riduzione della loro capitalizzazione, dal 40% al 60%. Tuttavia, se da un lato molti trader puntano ai beni rifugio, oggi vi sono asset che attirano comunque l’attenzione, come le azioni Eni.
Il colosso italiano dell’energia, dopo una fase di incertezza che ha segnato un trend al ribasso del 25%, ha registrato un completo recupero, pari al 28%, con un semestre in attivo, complici l’aumento degli utili e la capacità della società di compensare i flussi di petrolio e di gas naturale.
Oggi il titolo si attesta su un valore interessante per gli analisti. Può essere il momento migliore per investire? Nella nostra analisi troverai tutti i dati su questa società, con le previsioni per il 2023 e quali sono i pro e i contro di inserire le azioni Eni nel tuo portafoglio titoli. Infine, potrai valutare le migliori piattaforme per investire in sicurezza.
Valore Azioni ENI: la società

Per iniziare la nostra analisi sulla quotazione delle azioni Eni è utile conoscere quali sono le caratteristiche di questa società e in quali settori svolge la sua attività.
Eni S.p.a. o Ente Nazionale Idrocarburi è una società italiana operante nel campo dell’energia, del gas e del petrolio. Oggi il Gruppo può essere considerato leader in questo settore, sia a livello europeo, sia posizionandosi all’8° posto tra le più grandi multinazionali del mondo. Infatti, Eni è presente in 68 Paesi in tutto il globo.
Le attività del gruppo possono essere divise in diverse sezioni:
- compravendita di gas e produzione elettrica
- compravendita di petrolio con raffinazione e distribuzione;
- servizi energetici;
- attività di esplorazione;
- produzione di idrocarburi;
- attività petrolchimiche.
Al primo posto si colloca il comparto della compravendita di gas e produzione elettrica. Eni è tra i più grandi esportatori di gas naturale e produttori di energia elettrica in Europa e in Italia. Inoltre, al secondo posto vi sono le attività di raffinazione del greggio e di prodotti petroliferi, che quest’anno hanno avuto una riduzione del 12%.
Nel settore servizi energetici si includono le operazioni di perforazione su terra e offshore, oltre a quelle di costruzione, manutenzione di impianti e di raffinerie. Altro comparto è quello della produzione di idrocarburi, che ha subito una contrazione del 7%.
Il settore delle esplorazioni include tutte le attività collegate alla ricerca, progettazione e valutazione di nuovi giacimenti. Questo comparto ha avuto un incremento della produzione grazie alle perforazioni in Algeria, Ghana e Costa d’Avorio, oltre che nel Mar Mediterraneo.
Anche il settore dei servizi energetici ha ottenuto una certa crescita, soprattutto per lo sviluppo del sistema Eni Plenitudine e Power collegato alla produzione di energia e carburanti derivanti da fonti rinnovabili. Infine, con 4,6 milioni di tonnellate di prodotti venduti, si annovera anche la sezione delle attività petrolchimiche.
Azioni Eni oggi in Borsa
Nome | Eni S.p.a. |
Sede | Roma, Piazzale Mattei |
Quotazione | Borsa di Milano, NYSE |
Codice ISIN | IT0003132476 |
Ticker | ENI |
Capitalizzazione di mercato 2022 | 50,189 miliardi di euro |
Fatturato 2022 | 127,75 miliardi |
Utile netto | 16,46 miliardi |
Dividendo | 0,88€ |
Target price 2023 | 16,62€ |
Miglior broker | eToro |
Nata nel 1953 sotto la direzione di Enrico Mattei, come ente pubblico nazionale, è diventata una società per azioni nel 1992. Oggi è quotata sia al FTSE MIB con il ticker ENI, sia al NYSE di New York, con il codice E.
Perché vi è tanto interesse per questa azienda? La sua capitalizzazione oggi ha raggiunto i 50 miliardi di euro, con un fatturato di 127 miliardi e un utile netto di 16,78 miliardi. In rapporto all’anno precedente, negli ultimi mesi, Eni ha ottenuto una crescita di oltre il 60% andando a recuperare le perdite precedenti. Basta considerare che il bilancio al 31 dicembre 2021 era stato chiuso con un fatturato di 77 miliardi di euro e un utile di 5,76 miliardi.
L’aumento dei guadagni non è collegato ovviamente a un incremento delle vendite. Infatti, come abbiamo indicato prima, alcuni settori, come quelli della produzione di gas e di petrolio, hanno ridotto i metri cubi di fornitura. A compensare la performance positiva, vi sono stati gli aumenti del prezzo del gas e dell’energia elettrica.
In questo contesto, la continua innovazione e la diversificazione delle entrate ha permesso di compensare il bilancio annuale finale. Tuttavia, per alcuni analisti, gli utili per il 2023 e 2024 saranno inferiori. Ciò ha portato i trader a domandarsi se sia il momento giusto per investire.
Azioni Eni: previsioni 2023

Per avere una visione completa dell’andamento di Eni, diventa indispensabile valutare le previsioni per il 2023 sul prezzo del titolo. Quindi, devi esaminare quali sono gli elementi che potrebbero determinare, in modo significativo, la quotazione nel breve, medio e lungo termine.
Infatti, molti fattori, come la situazione economica dei mercati, quella geopolitica e le normative dei Governi sulle energie rinnovabili, incidono inevitabilmente in maniera diretta e indiretta sulla quotazione della società.
A questi si aggiungono le variazioni dei prezzi del gas e del petrolio, negli ultimi mesi oggetto di attenzione da parte del Consiglio Europeo, al fine di trovare una soluzione con price cap (limite di prezzo).
Andiamo ad analizzare più da vicino quali posso essere gli elementi tecnici, geopolitici ed economici che permettono di valutare l’andamento futuro di Eni:
- analisi del grafico in tempo reale;
- diversificazione dei giacimenti;
- comparto green;
- competitor;
- fusioni e acquisizioni.
Azioni Eni: Grafico in tempo reale
Il primo passo può essere quello di analizzare l’andamento delle azioni Eni. Come noti dal grafico, gli ultimi 5 anni hanno visto una crescita media dell’11,5%; in particolare, l’incremento degli utili di quest’anno è stato pari al 1035%, portando negli ultimi mesi il titolo a ritornare verso massimi storici di prezzo del 2020.
Tuttavia, in base agli analisti, anche se quest’anno si chiuderà in attivo, le prospettive per i prossimi trimestri potrebbero essere più limitate, con una netta contrazione del fatturato e degli utili.
Azioni Eni: diversificazione dei giacimenti
Giacimento nuovi | Percentuale di produzione | Data di inizio estrazione |
Norvegia | 58% | 2024-2026 |
Messico | 100% | 2022 |
Algeria | 75% | 2022 |
Libia | 50% | 2024 |
Italia | 60% | 2024 |
Egitto | 76% | 2024 |
Angola | 18% | 2022 |
Mozambico | 25% | 2022 |
Costa d’Avorio | 83% | 2023 |
Congo | 65% | 2023 |
Indonesia | 65% | 2024 |
Anche in un momento di estrema volatilità del mercato dell’energia, Eni è riuscita a mantenere l’approvvigionamento di gas e petrolio in modo costante. Infatti, il deficit del 50% di materie prime provenienti dall’est Europa è stato rimpiazzato sin da subito.
Ciò è stato possibile grazie alla presenza di giacimenti distribuiti in tutto il mondo, che ha permesso di offrire diverse alternative di fornitura anche a costi più convenienti. A questo si aggiungono i progetti di nuovi giacimenti, alcuni in fase di avviamento, altri già pronti per essere utilizzati nei prossimi mesi e anni.
Azioni Eni: Comparto green

Nella fase dell’emergenza sanitaria da Covid-19, il settore dell’eolico e del solare ha avuto una crescita del 65%. Eni non si è fatta trovare impreparata, continuando a mantenere la leadership anche contro i competitor specializzati nel campo dell’energia pulita, come Iberdrola.
Infatti, a settembre 2022, l’Agenzia esecutiva europea per il clima e l’ambiente (CINEA) ha accettato il progetto di Eni, il Be Charge. Il fine è quello di creare una rete di ricarica per veicoli elettrici ad alta velocità in tutta Europa, lungo le autostrade, nelle aree di parcheggio e nei principali nodi urbani. Inoltre, Eni ha sottoscritto diverse partnership con la società Infrastrutture S.p.A. per la creazione di centrali solari ed eoliche in Spagna e in Italia.
Infine, a ottobre del 2022 è stato inaugurato il primo parco eolico progettato da Eni ad El Monte, in Castiglia, con una capacità da 104 MW e con una potenza di 300 GWh all’anno, equivalente al consumo di circa 100.000 abitazioni. Infine, ha ottenuto una linea di credito di 6 miliardi per 5 anni al fine di attuare una serie di iniziative per migliorare e integrare la raccolta differenziata e le strategie di decarbonizzazione.
Azioni Eni: Competitor

Altro fattore che devi valutare prima di investire sulle azioni Eni sono i competitor. Infatti, il settore dell’energia prevede un’elevata concorrenza di aziende storiche e di alcune nuove. Per esempio, sul territorio nazionale il confronto Eni ed Enel Spa è inevitabile.
Anche questa società nasce sotto il controllo dello Stato italiano per poi essere nazionalizzata nel 1999. Oggi è l’azienda a più alta capitalizzazione in Italia, con 52 miliardi e anche leader nella produzione di energia. Tuttavia, Eni può essere considerata più flessibile, portandosi avanti nell’ambito delle energie pulite.
Un’altra società che può minacciare l’espansione del mercato energetico è la spagnola Iberdrola, oggi considerata tra le più grandi compagnie elettriche in Spagna e al terzo posto in Europa.
In questo caso, Eni ha il vantaggio di avere una diversificazione del suo business model anche per ciò che riguarda il settore delle esplorazioni e degli idrocarburi. Infine, l’ultimo confronto è quello con la società TotalEnergies, la ex Total. Un’azienda francese molto simile come struttura a Eni, con una capitalizzazione di mercato di oltre 143 miliardi di euro.
Azioni Eni: fusioni e acquisizioni
A contribuire alla crescita di valore delle azioni Eni vi sono anche le fusioni e le acquisizioni avvenute nell’ultimo anno. In particolare, sono diverse le voci dell’acquisizione dell’impianto di gas naturale di Amenas in Algeria e di Salah in Egitto.
Inoltre, il 5 agosto del 2022 si è conclusa la fusione con la società Export LNG Ltd e il 7 settembre quella con la società algerina BP PLC, specializzate in attività petrolifere e di estrazione del gas.
Azioni Eni: Dividendo 2022

La società Eni ha iniziato la distribuzione dei dividendi nel 1996. Da quell’anno è stata prevista sempre la divisione di parte degli utili agli azionisti, anche durante la fase di Covid-19.
Uno sforzo effettuato dall’azienda e che dimostra la sua stabilità e i vantaggi che puoi avere nell’inserirla all’interno del tuo portafoglio. La procedura prevede il pagamento di 4 rate trimestrali.
Gli importi sono di pari entità, equivalenti a 0,22€ ad azione per un totale, nel 2022, di 0,88€, con un rendimento del 3,10%. Questo valore è considerato ottimale dagli analisti. Infatti, se lo confronti alla media dei dividendi delle altre aziende italiane, che si attesta sull’1,64%, è nettamente più alto, con una differenza di oltre il 25%.
Inoltre, devi considerare che rispetto ad altre aziende, una parte degli utili vengono impiegati per il buy back. Questo termine identifica il riacquisto delle azioni in circolazione eseguito dalla società.
Per il 2022 è stato effettuato un riacquisto di 2,4 miliardi. Questa strategia è utile al fine di stabilizzare il prezzo ed evitare una frammentazione degli asset tra i piccoli investitori, che può determinare un aumento della volatilità.
Leggi anche la nostra guida sulle società italiane con più alti dividendi
Azioni Eni: target price

Per completare i fattori che possono indicare un’eventuale crescita o contrazione della quotazione di Eni nel breve e medio termine, è importante valutare il target price indicato dagli analisti.
In particolare, Goldman Sachs, per l’anno 2022, ha posto un prezzo di mercato prudenziale a 13,5€ e uno ottimistico a 15€.
Invece, la banca d’investimento Jp Morgan Chase ha indicato per il 2022 un prezzo di 14,18€ e per il 2025 quota 20€. Tuttavia, per alcune agenzie di rating la quotazione odierna delle azioni Eni è sovrastimata di circa il 15%, con un valore più equo che dovrebbe essere intorno ai 12€. In base a queste previsioni, il target price prudenziale per il 2023 è intorno ai 12,5€, mentre quello ottimistico si aggira sui 14€.
Cosa fare con le Azioni Eni: ultime notizie

Conviene investire sulle Azioni Eni? Se vuoi aggiungere nel tuo portafoglio questo asset per operare con il trading CFD a breve termine, oppure per diversificare la tua strategia a medio e lungo termine, può esserti utile identificare quali sono i fattori che determinano un eventuale rialzo e quelli che possono determinare un ribasso.
Andiamo a vedere cosa viene indicato nei principali forum internazionali. Tra i vantaggi di comprare azioni Eni vi è il suo ruolo in ambito energetico. La società è leader nella produzione di gas ed energia elettrica, collocandosi non solo tra i colossi europei, ma anche a livello mondiale. Ciò riflette una grande solidità dell’azienda, con una diversificazione delle entrate. Inoltre, devi soffermati anche sul modo in cui Eni gestisce il settore dell’energia.
Infatti, l’azienda è responsabile di tutta la filiera, dall’estrazione alla distribuzione fino alla raffinazione e alla commercializzazione dei prodotti. Infine, tra i fattori che incidono sulla crescita della quotazione, puoi considerare anche la continua innovazione dei singoli comparti, anche se Eni è tra le società energetiche storiche.
Dall’altro lato vi sono alcuni elementi penalizzanti. In primo luogo, Eni ha affrontato diversi problemi finanziari a causa della pandemia e dalla crisi nell’est Europa, che hanno portato alla necessità di intervenire con una politica di riduzione dei costi. Non per ultimo vi è il pagamento della tassa sugli extra profitti, che ha ridimensionato gli utili per quest’anno, riducendoli di un 4%.
Altro aspetto è la difficoltà che alcuni settori hanno incontrato, come quello petrolchimico che ha registrato negli ultimi tre anni performance al ribasso. L’ultimo aspetto è proprio collegato alla tipologia di business model. Se da un lato vi sono vantaggi nel supervisionare tutte le fasi della produzione di energia, dall’altro questo limita eventuali partnership con altre aziende e la possibilità di accedere ad altri giacimenti.
Comprare Azioni Eni
A questo punto del nostro articolo, andiamo ad analizzare la parte pratica su come comprare le azioni Eni. Il nostro consiglio è quello di valutare una piattaforma di trading sicura e affidabile su cui trasferire i tuoi risparmi. La scelta deve avvenire tra quelle che possono essere considerate le migliori piattaforme di trading riconosciute dai principali enti di controllo europeo e internazionale.
1 Miglior Broker del 2023Nella nostra classifica, al primo posto puoi valutare di registrati al broker eToro. Questa società di trading possiede i riconoscimenti grazie ai quali puoi investire sui mercati internazionali, dato che è autorizzata dalla FCA inglese e dall’Asics australiana. Inoltre, puoi operare in Europa e in Italia, grazie all’autorizzazione del CySEC cipriota e della Consob italiana.
Con eToro puoi investire nelle azioni Eni con due opzioni:
- contract for difference;
- acquisto reale.
Nel primo caso puoi speculare sulla volatilità dell’asset e operare sia con una posizione di acquisto, sia con una di vendita, puntando sul ribasso del titolo. Inoltre, eToro è uno dei pochi trader che ti permette anche di acquistare l’asset sottostante. Quindi puoi ottenere il possesso di un certo numero di azioni diventando tu stesso azionista. Una strategia utile se vuoi diversificare il tuo portafoglio e attendere un futuro incremento della loro quotazione, oltre a ricevere ogni anno i dividendi.
Azioni Eni: Domande Frequenti
Investire sulle azioni Eni può essere un’opportunità per diversificare il tuo portafoglio titoli. Leggi l’articolo completo sulle azioni Eni e scopri di più.
Il dividendo Eni è stato pagato il 23 novembre e prevede un utile per azioni di 0,22€ per un totale, nel 2022,di 0,88€.
Dopo una fase di contrazione del prezzo, Eni ha recuperato la sua quotazione del 60%. Scopri le motivazioni con l’analisi completa del titolo Eni in Borsa.