Borse schiacciate dal peso dell’inflazione: a Wall Street peggior seduta da giugno 2020

La morsa inflazionistica raggiunge i massimi nel Regno Unito e la minaccia dell'aumento dei tassi di interesse scuote i mercati in negativo. Borse USA affondano, il Nasdaq cede il 5%.

wall street

Non sembra arrestarsi la pressione inflazionistica che nel Regno Unito ha raggiunto il 9%, un dato allarmante che non si registrava da circa 40 anni e che ha comportato una certa instabilità nei mercati.

L’inflazione inarrestabile minaccia anche l’aumento dei tassi di interesse e ciò comporta scossoni negativi sulle Borse internazionali.

Una preoccupante instabilità che non sembra ancora poter vedere la luce in fondo al tunnel, complici l’innalzamento dei prezzi e il conflitto tra Russia ed Ucraina, due elementi che continuano a creare preoccupazione anche nei mercati internazionali.

A Wall Street si sono registrate le perdite più significative che hanno condizionato i mercati internazionali, Italia compresa.

I dati delle Borse internazionali

Uno scenario che non lascia presagire nulla di buono, anche in considerazione delle dichiarazioni del Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, pronto ad innalzare i tassi di interesse pur di fermare l’aumento dei prezzi.

Al Presidente delle FED fa eco anche la segretaria al Tesoro statunitense, Janet Yellen, certa di non prevedere una recessione negli USA, ma preoccupata per l’incremento dei prezzi e per il conflitto in atto che minacciano l’Europa e la rendono “più vulnerabile”.

Una situazione instabile che ha messo in ginocchio Wall Street e registrato i dati più negativi dal giugno 2020, in piena pandemia da Covid-19.

Entrando nello specifico, mercoledì 18 maggio il Dow Jones ha perso il -3,57%, ma ancora peggio hanno fatto S&P 500, giù del -4,04% e soprattutto il Nasdaq che è crollato del -5,06%.

Non sono andati meglio i mercati europei che hanno registrato perdite più contenute rispetto alle Borse d’oltreoceano, ma tuttavia preoccupanti a causa della forte instabilità internazionale.

Se negli USA la FED minaccia di alzare i tassi di interesse, la Commissione Europea è molto più concentrata nel perseguire l’indipendenza energetica e tagliare il “cordone ombelicale” con la Russia.

Proprio a causa di questa forte incertezza, a Milano l’FTSE MIB cede il -0,88%, a Parigi CAC 40 perde il -1,20%, a Francoforte il DAX 40 crolla del -1,25%, a Londra FTSE 100 lascia -1,06% e ad Amsterdam l’AEX scivola del -1,35%.

I numeri dei titoli in Italia

Borsa Italiana

In Italia, FTSE Mib ha registrato i numeri più negativi, trascinato da Saipem (MIL:SPM) che ha perso il -5,13%, seguito anche se di poco da Amplifon (MIL: AMP) sotto del -5,12%, Telecom (MIL: TIT) che ha chiuso con -2,95%; va male anche Mediobanca (MIL: MB) che lascia il -2,42%.

Resistono invece UniCredit (MIL: UCG) che chiude in rialzo del +2,04% e ancora meglio Iveco Group che che ottiene un positivo +2,34%.

Spread in rialzo ed Euro sotto l’1,05

Aumenta anche lo Spread, in rialzo a 192 punti in rapporto allo scorso 17 maggio, quando il differenziale era di 191 punti.

Giù anche il rendimento del BTP decennale che scende dal 2,97% al 2,94%.

Spostandoci sul fronte dei cambi, l’Euro/Dollaro scende sotto la soglia dell’1,05 in rapporto al dollaro statunitense, spinto anche dalle dichiarazioni del Presidente delle FED, Powell.

Riflettori sempre puntati sul settore energetico, dove il gas naturale si mantiene stabile a 94 euro al megawattora, mentre il petrolio scende a causa delle incertezze derivanti dalle richieste.

Una situazione di forte instabilità e conseguente alta volatilità dei mercati che potrebbe preannunciare altre soprese per chi investe in Borsa.

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Jacopo Marini

Trader, opinionista ed esperto di mercati azionari e criptovalute. Uno dei primi investitori in Italia a credere in Bitcoin e diventarne un profondo conoscitore. Collabora con FinanzaDigitale dal 2014.

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