Sotto le aspettative l’esordio di De Nora in Borsa venerdì 29 giugno. La società del fondatore dell’Amuchina debutta a piazza Affari chiudendo la prima sessione in rosso a 13,40 euro, rispetto all’IPO da 13,50 euro. Una giornata complicata per tutti i listini in verità , dove il FTSE Mib ha perso il -2,4%.
De Nora è al suo primo debutto in Borsa ed è la prima matricola del nuovo segmento Tech Leaders di Euronext, la Borsa paneuropea che ingloba le migliori azioni europee.
La multinazionale italiana controllata dalla famiglia De Nora vanta una capitalizzazione da circa 2,7 miliardi di euro ed un collocamento che ha generato 474 milioni di euro, suddivisi tra la società e i soci venditori.
Secondo quanto dichiarato agli organi di stampa dal Presidente Federico De Nora, l’ingresso in Borsa della multinazionale è un’operazione finanziaria volta al raggiungimento degli obiettivi societari a lungo termine.
Proprio in occasione del debutto di De Nora in Borsa, l’amministratore delegato Paolo Dellachà ha rilasciato ai giornalisti dichiarazioni che collocano Industrie De Nora al centro di importanti progetti, in primis quello sull’idrogeno verde.
Dellachà ha inoltre sottolineato l’andamento positivo registrato nel primo trimestre del 2022 da De Nora, con un portafoglio ordini da oltre 600 milioni di euro ed un secondo trimestre che si avvia a chiudersi altrettanto positivamente.
De Nora: azioni e societÃ

De Nora è una multinazionale italiana impegnata nella transizione energetica attraverso la decarbonizzazione e l’idrogeno.
Ramificata in 10 paesi con 25 sedi operative e 5 centri di ricerca e sviluppo collocati in Italia, Stati Uniti e Giappone, De Nora è alla costante ricerca di nuove tecnologie che possano garantire il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) stabiliti dalle Nazioni Unite.
De Nora mira ad offrire soluzioni energetiche a basse e zero emissioni, riducendo al massimo delle possibilità l’impatto sull’ambiente.
La multinazionale De Nora è posseduta principalmente dall’omonima famiglia per il 53% e da Snam che detiene una quota del 25%.
SI tratta di una una multinazionale italiana molto accreditata a livello europeo per quanto concerne lo studio e la ricerca di fonti ecosostenibili e la sua produzione di idrogeno verde è il fiore all’occhiello per il raggiungimento degli obiettivi green.
De Nora è il più grande fornitore al mondo di elettrodi attivati e produce la componentistica per la disinfezione di piscine, filtrazione e pulizia delle acque.
Nonostante il suo debutto in Borsa sia stato sotto le aspettative, trascinato dalle forti vendite sui mercati europei, il dato non preoccupata la governance di De Nora, intenzionata ad intraprendere una crescita aziendale che porterà la multinazionale al raggiungimento degli obiettivi aziendali, forte anche dei ricavi totali da 616 milioni di euro.
Dividendi De Nora

Forte della partecipazione di partner strategici a lungo termine come Snam, la multinazionale italiana De Nora, attraverso l’amministratore delegato Paolo Dellachà , ha annunciato agli organi di informazione che la quotazione in Borsa non è punto di arrivo, ma un punto di partenza per lo sviluppo dell’azienda.
L’amministratore delegato ha inoltre aggiunto che la politica di De Nora sui dividendi, nonostante la quotazione in Borsa non abbia sortito gli effetti sperati, rispetterà la distribuzione del 25% del totale dei profitti ai soci, forte del primo trimestre dell’anno in corso e dell’andamento positivo della multinazionale nel secondo trimestre 2022.
Obiettivi a lungo termine che interessano anche gli investitori pronti a valutare l’investimento su De Nora e sulle migliori azioni europee che potrebbero offrire interessanti margini di guadagno, al netto dei rischi tipici del mercati internazionali.