Dividendi 22 maggio: le cedole staccate a Piazza Affari

Oggi, 22 maggio, 61 società quotate su Borsa Italiana hanno staccato le cedole ai propri azionisti. Ecco il quadro completo per valutare accuratamente gli investimenti.

borsa italiana azioni

Il Dividend Day 2023 del 22 maggio ha registrato il più alto numero di dividendi dell’anno in corso, distribuiti dalle società quotate su Borsa Italiana.

Lo stacco dei dividendi del 2023 fa riferimento ai bilanci dell’esercizio finanziario 2022, distribuiti da 61 società quotate a Piazza Affari che hanno elargito la loro cedola agli azionisti.

Tuttavia, il numero di stacchi è risultato leggermente inferiore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il 23 maggio, quando ben 65 società assegnarono il dividendo.

I dettagli sui dividendi del 2023

ftse mib milano

Tutti gli occhi erano puntati sul FTSEMib, poiché 19 società hanno proceduto con l’emissione delle loro cedole, lo stesso numero del Dividend Day 2022.

Di conseguenza, all’inizio della seduta, il principale indice di Borsa Italiana ha risentito di questa distribuzione.

Su tutti spicca il dividendo di Generali (MIL: G): l’azienda assicurativa ha concesso un dividendo di 1,16 euro, garantendo un rendimento superiore al 6%.

Inoltre, anche i dividendi delle Banche sono stati oggetto di attenta osservazione, in particolare quelli di BPER Banca (MIL: BPE) e Intesa Sanpaolo (MIL: ISP) che hanno distribuito la loro cedola.

Anche il Gruppo Eni (MIL: ENI) ha assegnato la quarta tranche del dividendo relativo all’esercizio 2022.

Panoramica dei Dividendi per il 2023

Entriamo nel dettaglio, analizziamo e valutiamo accuratamente i dividendi delle 19 società italiane dell’FTSE Mib aggiornati al 22 Maggio 2023 e che saranno pagati mercoledì 24 maggio.

Le informazioni incluse nella tabella seguente, comprensive del dividendo e del rendimento di ogni società, possono aiutare gli investitori a prendere decisioni informate riguardo alle opportunità di investimento.

FTSE MIB

SocietàDividendoRendimento
A2A0,0904 euro5,51%
Amplifon0,29 euro0,85%
Azimut1,3 euro6,35%
Banca Generali1 euro3,24%
Bper Banca0,12 euro4,44%
Diasorin1,1 euro1,07%
ENI0,22 euro1,64%
ERG1 euro3,54%
FinecoBank0,49 euro3,9%
Generali1,16 euro6,1%
Interpump0,3 euro0,55%
Intesa Sanpaolo0,0901 euro3,73%
Inwit0,3467 euro2,87%
Italgas0,317 euro5,47%
Leonardo0,14 euro1,25%
Moncler1,12 euro1,74%
Recordati0,6 euro1,33%
Tenaris0,3148 euro2,55%
Unipol0,37 euro7,17%

I vantaggi degli investimenti in dividendi: conviene investire?

Borsa italiana oggi

Gli investimenti in società che distribuiscono dividendi possono essere un’opzione interessante per gli investitori alla ricerca di un flusso di reddito costante.

Questo tipo di investimento offre infatti diversi vantaggi:

  1. Reddito Passivo: i dividendi rappresentano una fonte di reddito passivo per gli investitori, che possono beneficiare di pagamenti regolari senza dover vendere le proprie azioni.
  2. Stabilità: le società che distribuiscono dividendi solitamente sono ben stabilite e con un track record di performance solide nel tempo.
  3. Partecipazione ai Profitti: gli azionisti partecipano ai profitti dell’azienda tramite i dividendi distribuiti in base alla loro quota di azioni possedute.
  4. Potenziale Crescita: alcune società aumentano i loro dividendi nel tempo, offrendo agli investitori la possibilità di beneficiare di un aumento del reddito derivante dai dividendi stessi.
  5. Diversificazione: gli investimenti in società che distribuiscono dividendi possono contribuire a diversificare un portafoglio di investimenti, offrendo un elemento di stabilità e un flusso di reddito indipendente dal mercato azionario in generale.

Diversificare il proprio portafoglio azionario investendo sui migliori dividendi italiani potrebbe quindi offrire l’opportunità di ottenere interessanti margini di guadagno.

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Jacopo Marini

Trader, opinionista ed esperto di mercati azionari e criptovalute. Uno dei primi investitori in Italia a credere in Bitcoin e diventarne un profondo conoscitore. Collabora con FinanzaDigitale dal 2014.

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