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Rendiconto costi e oneri: cos’è, cosa contiene e novità MiFID 2

Le banche e tutti gli intermediari finanziari sono obbligati, ogni anno, a fornire al cliente il rendiconto costi e oneri. Cos’è esattamente? Perché è importante? Scoprilo nella nostra guida.

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Rendiconto costi e oneri

Il rendiconto costi e onori è dal 2018 un documento obbligatorio rilasciato dalle banche, i broker di trading e gli intermediari finanziari, in forma cartacea o digitale. Al suo interno troverai, le principali spese relative a uno strumento finanziario come canone, commissione di trading online e oneri fiscali.  

Definito come rendiconto ex post è stato introdotto dalla direttiva MiFID 2: l’obbiettivo è quello di rendere più trasparenti le informazioni sui costi e gli oneri al cliente, con il fine di tutelarlo e offrendogli un parametro economico per valutare a chi affidare il proprio denaro.  

Nella guida seguente troverai tutte le informazioni su cos’è un rendiconto costi ed oneri, come leggerlo e quando deve essere inviato dall’intermediario finanziario, con le novità apportate dalla direttiva europea MiFID 2.

Cos’è la rendicontazione ex post costi e oneri

Cos'è il rendiconto costi e oneri

La rendicontazione ex post (rendiconto costi e oneri) è un documento riepilogativo economico inviato da:

  • una banca;
  • un intermediario finanziario, come un  broker di trading o una piattaforma di risparmio gestito;
  • una finanziaria.

Il cliente, privato o partita IVA, troverà al suo interno il riepilogo dell’insieme di spese, tra costi e oneri, inerenti al conto titoli, al conto corrente e allo specifico strumento finanziario sottoscritto.

È stato introdotto nel 2018 dalla normativa MiFID 2, in modo obbligatorio, con il fine di incentivare la trasparenza bancaria e tutelare gli investitori.

L’importanza di questo documento è quello di fornirti le informazioni utili per comprendere il reale costo pagato nel corso dell’anno precedente per i servizi di gestione finanziaria sottoscritti. Ciò ti permette di valutare la convenienza di rimanere con una banca o un intermediario.

Differenza tra costi e oneri

Chiariamo il significato dei termini costi ed oneri, spesso utilizzati come sinonimi, dato che fanno riferimento a una spesa a tuo carico, ma con una valenza ben diversa. Nel rendimento la parola costi identifica le spese sostenute per uno specifico prodotto finanziario. Prendi l’esempio del canone di un conto corrente, di un conto titoli e delle commissioni di investimento.

Invece, il termine oneri definisce il complesso delle spese ricollegabili a interessi e gestione del conto. Ecco alcuni esempi:

  • minusvalenze e plusvalenze;
  • perdite sui cambi;
  • interessi passivi;
  • interessi di mora;
  • oneri di gestione del servizio;
  • tassazione sulle plusvalenze;
  • imposte previste sulla giacenza.

Rendiconto MiFID e novità direttiva MiFID II

Logo MiFID 2

La prima direttiva MiFID è del 2007, introducendo in Europa l’informativa definita rendicontazione ex ante: ti venivano forniti i costi e gli oneri al momento dell’apertura di un conto o della sottoscrizione di uno strumento finanziario.

Un passo avanti verso la trasparenza finanziaria nella UE, ma non sufficiente, dato che nel corso degli anni spesso i costi e gli oneri dei servizi di intermediazione vengono cambiati e non sempre a favore dell’utente. Inoltre, spesso il documento era molto generico, incompleto e non sempre trasparente.

Le novità della MiFID II, entrata in vigore il 3 gennaio del 2018, sono state sostanziali rafforzando alcune delle mancanze della direttiva precedente, sia per quanto riguarda la supervisione sugli strumenti, sia nella trasparenza e concorrenza finanziaria. Ecco le principali novità:

  • ampliamento degli strumenti finanziari con l’inserimento di nuove categorie;
  • nuove norme in materia di comunicazione ai clienti;
  • regole più rigorose in caso di conflitti di interesse tra le istituzioni;
  • introduzione di regole più dettagliate per la rendicontazione di spese e oneri.

Cosa contiene il rendiconto costi e oneri

Una delle novità della direttiva MiFID II è quella legata alla trasparenza. La rendicontazione costi e oneri deve essere chiara e contenere tutte le spese ex post, quindi aggiornate di anno in anno, qualunque sia la loro natura.  Inoltre, la direttiva specifica anche la presenza di dati che devono essere inseriti al suo interno:

  • periodo a cui fa riferimento il rendiconto;
  • controvalore medio dell’investimento;
  • rendimento lordo e netto del portafoglio;
  • totale dei costi e del servizio.

Tutti i dati devono essere espressi in euro e in percentuale, quest’ultima calcolata sulla giacenza media. Le tipologie di costo sono raggruppate nelle seguenti categorie:

  • costi e oneri di un prodotto: sono quelli legati alla compravendita e al possesso di uno strumento finanziario come fondi comuni di investimento, azioni, ETF, obbligazioni ecc.;
  • costi e oneri di servizio: sono quelli applicati dall’intermediario per la gestione di un prodotto o servizio;
  • oneri fiscali: relativi a tassazione sulle plusvalenze e imposte fiscali obbligatorie.

Nella tabella seguente abbiamo riportato le informazioni principali che troverai nella rendicontazione.

Dati del contoCosti e oneri del prodottoOneri di servizioOneri fiscali
A chi è intestatoSpese del singolo prodotto una tantum (conto, conto deposito, titoli, ecc.)Spese una tantumImposta di bollo
Numero di contoSpese correntiSpese correntiTassazione sulle plusvalenze
IBANCosti per l’operazioneCosti per le operazioniAltre imposte 
Periodo di riferimentoCosti accessoriCosti accessori 
Data di rilascio del rendiconto Retrocessione ricevute da terzi 

Specifiche delle singole voci

Nel dettaglio:

  • Spese una tantum: sono quei costi che affronti una tantum per l’apertura e la chiusura di un prodotto finanziario o di un investimento.
  • Spese correnti: costi legati alla gestione di un prodotto o di un servizio finanziario, come il canone del conto o di un deposito titoli.
  • Costi per le operazioni: sono le commissioni applicate all’acquisto e vendita di uno strumento finanziario.
  • Costi accessori: ulteriori spese che si aggiungono a un investimento in alcuni prodotti finanziari.
  • Retrocessioni ricevute da terzi: sono eventuali incentivi ricevuti da una banca da parte di chi colloca un prodotto finanziario e che vengono detratti dai costi.

Come viene fornita la rendicontazione ex post

Invio rendiconto spese

Il rendiconto ex post può essere consegnato al cliente nelle seguenti modalità:

  • via posta ordinaria in formato cartaceo;
  • in modo digitale.

Ad oggi la prima soluzione è poco utilizzata. Infatti, grazie alla digitalizzazione, il documento è quasi sempre caricato in PDF all’interno della home banking dell’intermediario.

Ovviamente la collocazione è diversa in base a chi fornisce lo strumento finanziario. In alcuni casi ti basterà entrare nel menù del conto corrente, selezionando la voce riepilogo spese o rendiconto spese e oneri, all’interno della sezione documenti. In altri, può essere presente nella sezione informazione del conto, oppure inserito nel footer (piè di pagina) della home page, con la possibilità di scaricarlo e salvarlo. Infine, alcuni intermediari comunicano l’invio del documento anche attraverso l’e-mail con cui hai aperto il conto corrente.

Quando si riceve il rendiconto costi e oneri

La direttiva MiFID 2  stabilisce che ogni anno il cliente deve ricevere il rendiconto spese, in quanto obbligatorio. Sono state indicate le seguenti tempistiche:

  • entro il mese di aprile per le banche e le società di gestione;
  • entro fine febbraio per i consulenti finanziari autonomi.

Perché è importante il rendiconto costi e oneri

Consultare il rendiconto costi e oneri è importante per conoscere:

  • le spese e i costi applicati a un servizio finanziario;
  • le modifiche alle condizioni contrattuali rispetto alla sottoscrizione del contratto.

Inoltre, può essere uno strumento di comparazione, per valutare se l’intermediario a cui ci si è affidati banca, broker di trading o società di risparmio gestito sono convenienti rispetto ad altre. Ti basterà confrontare gli oneri e i costi del rendiconto con quello di sottoscrizione di un nuovo servizio.

Rendiconto costi e oneri: domande frequenti

Qual è la periodicità per la rendicontazione dei costi e degli oneri?

La direttiva MIFID 2 obbliga un intermediario finanziario a comunicare ogni anno la rendicontazione sugli oneri e le spese, entro il 30 di aprile.

Cosa prevede la normativa MiFID II in relazione del rendiconto costi e oneri?

La direttiva MiFID 2 del 2018 ha reso obbligatorio il rendiconto costi e oneri, rendendolo più comprensibile a tutte le tipologie di clienti.

Quali informazioni devono essere inserite nella rendicontazione costi e oneri?

Nella rendicontazione costi e oneri devono essere inserirti l’insieme di spese inerenti a un prodotto, a un servizio e gli oneri fiscali.

Autore senior per FinanzaDigitale

Laurea in Economia Aziendale, conoscitore di borse, mercati e investimenti finanziari. Ho competenze di diritto e gestione societaria, con esperienze amministrative. Scrivo di diritto, economia, finanza, marketing e gestione delle imprese.

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