Stai cercando le migliori obbligazioni da acquistare nel 2024? Bene, sei nel posto giusto. Dopo aver studiato, analizzato il mercato e letto la tante dichiarazioni degli analisti finanziari in merito alle obbligazioni e a vantaggi e svantaggi nell’investire in bond, abbiamo pensato di elaborare una guida completa per aiutarti a scoprire quali sono, nello specifico, le obbligazioni più promettenti di quest’anno.
Nonostante il clima di incertezza dovuto a tassi di interesse fluttuanti e un’inflazione imprevedibile, le obbligazioni continuano a essere un rifugio sicuro per molti investitori, sia esperti sia principianti. Questo perché offrono la possibilità di guadagni potenziali, consentendoti di gestire autonomamente il livello di rischio a cui esporti.
Andiamo allora alla ricerca delle obbligazioni più promettenti del 2024, In questa guida, esploreremo le varie tipologie di obbligazioni, dalle statali (governative) alle corporate, analizzando i loro rendimenti potenziali, la solidità degli emittenti e il rischio associato. Scopriamo insieme quali sono le obbligazioni più interessanti del 2024.
Piattaforme per comprare obbligazioni
Fineco Bank
Scalable Capital
DEGIRO
Cosa sono le obbligazioni?
Cosa sono: | Titoli di debito per chi le emette |
A cosa servono: | Alla raccolta dei capitali |
Tipologie: | Corporate, statali, zero coupon, indicizzate all’inflazione, sovranazionali ed emesse da Paesi emergenti |
Quali sono i rischi: | Bassi per le obbligazioni statali e medio alti per quelle corporate |
L’obbligazione è un titolo di debito emesso da una società, o da un ente pubblico, e un titolo di credito per il soggetto che decide di acquistarla. È in altri termini una porzione del debito aperto.
Le società e gli enti pubblici, come ad esempio gli Stati, ricorrono all’emissione delle obbligazioni per ottenere liquidità da utilizzare come fonte di investimento, per portare avanti il proprio business, superare momenti di crisi complicati e svolgere altre attività.
Il mercato globale delle obbligazioni vale 133 trilioni di dollari (USD), decisamente più grande rispetto al mecato azionario (122 trilioni).
Chi le acquista ha il diritto al rimborso del capitale, alla scadenza del bond, più un interesse variabile, che corrisponde al premio per aver prestato i fondi. La riscossione degli interessi è garantita dalla presenza delle cedole, esposte al momento dell’emissione.
La cedola è pagata dall’emittente su cadenza predefinita, quasi sempre trimestrale, semestrale, o annuale, per tutta la durata dell’obbligazione (fino alla scadenza).
L’interesse può essere di due tipi:
- a tasso fisso, se stabilito a priori;
- a tasso variabile, se fa riferimento ad indici finanziari (come Euribor, Libor e così via), valutari (come un tasso di cambio), o reali (sul tasso di inflazione).
Obbligazioni statali e obbligazioni corporate
Le obbligazioni che puoi trovare sul mercato in Italia, ma come regola generale in quasi tutti i Paesi e mercati finanziari, appartengono a due categorie ben distinte e con caratteristiche molto differenti tra di loro:
- obbligazioni statali: sono emesse da uno Stato, come ad esempio l’Italia, la Germania, la Spagna, ed hanno solitamente un rischio più basso di altre tipologie di bond – regola che non rappresenta tuttavia una certezza assoluta, per via dello stato in cui vige l’ente pubblico che emette l’obbligazione;
- obbligazioni corporate: sono emesse da una banca, da un gruppo industriale, o da una società che vuole ottenere liquidità, con tassi solitamente inferiori a quelli che avrebbe chiedendo fondi presso istituti di credito – sono di regola molto più rischiose delle precedenti, anche se erogano rendimenti potenzialmente più alti.
Migliori obbligazioni italiane
BTP | Tasso prossima cedola | Scadenza |
IT0001174611 | 3,25 | 01/11/2027 |
IT0001086567 | 3,625 | 01/11/2026 |
IT0001444378 | 3,00 | 01/05/2031 |
In alto trovi i potenziali migliori BTP, ossia obbligazioni statali (Buoni del Tesoro poliennali) italiane che permettono di ottenere una cedola costante nel corso degli anni e la restituzione del capitale alla loro scadenza. Sono tra i prodotti obbligazionari più interessanti e possono avere diversa scadenza.
Tra le migliori obbligazioni italiane, oltre a quelle emesse direttamente dallo Stato e con cedola, dobbiamo tuttavia annoverare anche i bond societari e le obbligazioni zero coupon (senza cedola), che avremo modo di esaminare.
Migliori obbligazioni corporate
Denominazione | ISIN | Scadenza | Cedola% |
TELECOM ITALIA 7,75% | XS0161100515 | 24/01/2033 | 7,75 |
TELECOM ITALIA 5,25% | XS0214965963 | 17/03/2055 | 5,25 |
ENEL 5,625% | XS0177089298 | 29/09/2023 | 5,25 |
LEONARDO 4,875% | XS0215093534 | 24/03/2025 | 4,88 |
ATLANTIA 4,375% | XS0542534192 | 16/09/2025 | 4,38 |
La tabella in alto mette in evidenza le potenziali migliori obbligazioni corporate, emesse da società ad elevata capitalizzazione e tra le più analizzate dagli esperti. Abbiamo appositamente ordinato le società in base alla percentuale della cedola.
La stessa indica l’interesse lordo pagato dall’obbligazione, secondo la periodicità stabilita al momento dell’emissione. Ricorda in ogni caso di restare sempre aggiornato su eventuali modifiche, o variazioni, o nuove emissioni, se sei interessato ad investire.
Migliori obbligazioni zero coupon
Denominazione | ISIN | Scadenza | Rendimento effettivo a scadenza netto |
Bot Zc Ap24 | IT0005542516 | 12/04/2024 | 3,02 |
Bot Zc St23 | IT0005541278 | 29/09/2023 | 2,87 |
Bot Zc Mz24 | IT0005537094 | 14/03/2024 | 2,96 |
Bot Zc Fb24 | IT0005532988 | 14/02/2024 | 2,98 |
Bot Zc Lg23 | IT0005531295 | 31/07/2023 | 2,73 |
Le obbligazioni zero coupon sono titoli di credito emessi sotto la pari, privi essenzialmente della cedola. Il rendimento che l’investitore può ottenere dipende esclusivamente dalla differenza tra il valore di rimborso e il prezzo di emissione.
Tra le obbligazioni zero coupon più note ricordiamo sicuramente i BOT, ossia i Buoni ordinari del Tesoro. Sono titoli a breve termine, con scadenza solitamente non superiore ad un anno. La tabella proposta indica i principali BOT, con rispettiva scadenza e rendimento attuale.
Migliori obbligazioni Paesi emergenti
Denominazione | ISIN | Scadenza | Cedola% |
TURCHIA 11,875% | US900123AL40 | 15/01/2030 | 11,88 |
BRASILE 8,875% | US105756AR10 | 15/04/2024 | 8,88 |
SUD AFRICA 8,875% | ZAG000125972 | 28/02/2035 | 8,88 |
COLOMBIA 8,125% | US195325BD67 | 21/05/2024 | 8,13 |
MESSICO 7,5% | US91086QAN88 | 08/04/2033 | 7,50 |
EGITTO 6,875% | XS0505478684 | 30/04/2040 | 6,88 |
Se da una parte le obbligazioni statali sono associate a basso rischio e basso rendimento, mentre quelle corporate hanno solitamente un rischio alto e alto rendimento, a metà strada troviamo le obbligazioni dei Paesi emergenti.
Tra i Paesi più analizzati, anche per il 2023, troviamo sicuramente il Brasile e determinate zone dell’Ecuador. Anche Cile, Colombia ed Egitto hanno dimostrato di essere territori in forte espansione, con bond molto seguiti sul mercato.
La tabella esposta indica alcune delle obbligazioni di Paesi emergenti più interessanti e con cedole più alte. Resta in ogni caso fondamentale valutare attentamente la presenza del rischio, a fronte dell’investimento.
Migliori obbligazioni Sovranazionali
Denominazione | ISIN | Scadenza | Cedola% |
BEI 4,5% | XS0427291751 | 15/10/2025 | 4,50 |
BEI 4,125% | XS0290050524 | 15/04/2024 | 4,13 |
BEI 4% | XS0219724878 | 15/10/2037 | 4,00 |
EFSF 3,875% | EU000A1G0AJ7 | 30/03/2032 | 3,88 |
EFSF 3,375% | EU000A1G0AT6 | 03/04/2037 | 3,38 |
EUROPEAN UNION 3,375% | EU000A3K4DV0 | 04/11/2042 | 3,38 |
Le obbligazioni sovranazionali sono obbligazioni emesse da entità internazionali, che non possono tuttavia essere identificate con un unico Paese. Sono strumenti molto adocchiati dagli investitori, anche perché mostrano un rischio di insolvenza molto contenuto.
Gli emittenti di obbligazioni sovranazionali sono:
- la Banca Mondiale (World Bank, WB);
- la Inter-American Development Bank (IADB);
- la Banca Europea degli Investimenti (BEI).
In alto trovi alcuni dei migliori bond sovranazionali, ordinati in base alla percentuale della cedola.
Obbligazioni indicizzate all’inflazione
Un’ulteriore categoria molto interessante è data dalle obbligazioni indicizzate all’inflazione, nate appositamente per supportare gli investitori e per proteggere il credito dagli impatti negativi dell’inflazione. Tutto ciò tutelando al massimo il potere d’acquisto. In che modo?
Senza scendere in tecnicismi, le obbligazioni indicizzate all’inflazione, chiamate anche linker, o inflation-linked bonds, permettono di ottenere la restituzione del credito, assieme agli interessi, ma le due voci sono calcolate in modo differente rispetto ai bond tradizionali.
Il loro rendimento può essere modificato sulla base dell’inflazione. Ciò può portare la cedola e il rimborso a crescere negli anni, soprattutto in caso di scenari inflazionistici negativi per l’economia. Possono inoltre rappresentare un ottimo asset di diversificazione.
Sono altresì conosciuti per il livello di rischio potenzialmente più contenuto, sia rispetto alle obbligazioni corporate sia rispetto alle obbligazioni statali tradizionali. A seguire, 2 titoli obbligazionari indicizzati all’inflazione, con aliquota agevolata al 12,5%, invece che al 26%.
BTP Italia
BTP Italia è il primo titolo di Stato indicizzato all’inflazione nazionale e pensato per il risparmiatore individuale. La sua collocazione pubblica avviene periodicamente sulla base di determinate decisioni statali e l’acquisto può avvenire in modo telematico, non con asta.
Il titolo ha una durata di 8 anni e mantiene le caratteristiche delle altre emissioni:
- capitale nominale garantito a scadenza, anche in caso di deflazione;
- rivalutazione semestrale del capitale, corrisposta con la cedola;
- presenza di un tasso reale minimo garantito.
BTP€i
Il BTP€i è un titolo di Stato indicizzato all’inflazione, che permette agli investitori di proteggersi da eventuali aumenti dei prezzi. Sia il capitale rimborsato a scadenza sia le cedole pagate, ogni sei mesi, sono rivalutate sulla base dell’inflazione della zona euro.
In ogni caso, il BTP€i garantisce la restituzione del valore nominale sottoscritto. La durata può essere variabile e partire da un minimo di 5 a un massimo di 30 anni. La periodicità delle aste è una volta al mese e l’acquisto può avvenire anche in modo telematico.
Quali sono i rischi delle obbligazioni?
Uno degli errori più comuni, commessi soprattutto dagli investitori alle prime armi, è pensare che le obbligazioni statali siano prive di rischio. È invece opportuno considerare che, seppur con ipotesi molto basse, anche uno Stato può fallire e trovarsi in difficoltà.
Rischi che sono presenti anche per le obbligazioni corporate, dato che la società può mostrare bilanci e rendimenti positivi nell’immediato, ma vivere momenti difficili in futuro, con un bond ancora attivo, soprattutto se con durata oltre i 20 anni.
I rischi più significativi che devi considerare sono:
- rischio sui tassi di interesse, che possono scendere (se variabili);
- rischio dell’emittente, che può diventare inadempiente e non erogare le cedole;
- rischio di liquidità, su obbligazioni poco liquide, che non è facile rivendere velocemente.
Migliori obbligazioni da comprare: come sceglierle
In un momento storico così delicato, stabilire quali potrebbero essere le migliori obbligazioni sul mercato può essere molto difficile, soprattutto se non hai mai sentito parlare di bond e non hai mai investito su questi strumenti.
Vediamo quindi, in linea generale, cosa considerare nella valutazione:
- rating: esposto solitamente da esperti e da società analitiche, comprese banche d’affari, ti permette di capire com’è stata valutata l’obbligazione e quali potrebbero essere le prospettive per il futuro, senza dover fare studi complessi sul titolo di credito;
- interesse: se vuoi beneficiare di un ritorno costante e continuativo, allora devi puntare sulle obbligazioni a tasso fisso, viceversa su quelle a tasso variabile, se ipotizzi che le percentuali aumenteranno nel tempo – ricorda inoltre che, come regola generale, interessi più alti corrispondono spesso a rischi maggiori e rischi minori corrispondono ad interessi più bassi;
- settore di riferimento/territorio di appartenenza: nella valutazione complessiva, è importante esaminare lo stato del segmento di mercato per i bond corporate (si pensi ad esempio alle obbligazioni bancarie, ritenute spesso molto solide) e la salute della nazione, in riferimento ai bond statali;
- durata: una durata più ampia, ad esempio a 30/40 anni, può portare con sé un rischio molto più alto (sia nel caso di bond statali sia societari), per via dell’incertezza sul lungo periodo – può invece essere più semplice esaminare previsioni a 5/10 anni.
ETF obbligazionari
Se acquistare singole obbligazioni può sembrarti difficoltoso, ad esempio perché non riesci a scegliere con precisione su quale bond puntare, puoi ripiegare sugli ETF obbligazionari. Sono fondi passivi (indicizzati) che replicano l’andamento di un sottostante, spesso un paniere composto da più titoli obbligazionari.
Investendo in un ETF obbligazionario non acquisti un singolo bond, ma un paniere diversificato con più obbligazioni all’interno. Questo ti permette di ridurre il rischio, spalmando il capitale su più titoli, e di “lasciar andare” con il pilota automatico il tuo investimento.
Molti ETF con obbligazioni come sottostante, infatti, riacquistano a scadenza altre obbligazioni, continuando a far crescere nel tempo l’investimento.
A differenza degli ETF azionari classici, quelli obbligazionari possono avere fluttuazioni un po’ più complesse da comprendere nel breve periodo. Scegli per questo strumento soprattutto se hai una visione di lungo periodo.
Futuro delle obbligazioni: prospettive 2024
Le prospettive future del segmento obbligazionario sono molto incerte, anche se diverse metriche hanno iniziato a registrare risultati in netto miglioramento, soprattutto se paragonati al difficile periodo pandemico attraversato negli ultimi anni.
L’aumento dei tassi di interesse e la presenza di molte emissioni, anche da parte di Stati europei importanti, ha spinto gli investitori a valutare con più attenzione questi prodotti finanziari. Non stupisce di certo il massiccio spostamento di risorse dal mercato azionario a quello dei bond.
Nell’ottica del breve periodo, gli investimenti effettuati dagli Stati negli ultimi mesi dello scorso anno, potrebbero dare i loro frutti nell’avvenire e permettere anche alle obbligazioni di mantenere i tassi proposti, o di aumentare le cedole (se variabili).
Nell’ottica del medio e lungo periodo, sarà invece fondamentale focalizzare l’attenzione sulla ripresa delle economie legate allo Stato emittente e alla salute dei settori di appartenenza di eventuali obbligazioni societarie.
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Inflazione in Europa
Gli analisti della BCE indicano che l’inflazione potrebbe attestarsi a questi livelli:
- al 2,3% nel 2024;
- al 2,0% nel 2025;
- all’1,9% nel 2026.
Quando l’inflazione supera certi livelli, può avere dei rischi molto significativi sulle obbligazioni e renderle molto meno attraenti rispetto ad altre forme di investimento (ad eccezione dei bond indicizzati all’inflazione). Di contro, un’inflazione in miglioramento può portare più fiducia.
Scopri la differenza tra cedola e rendimento
Guerra e tensioni geopolitiche
Altro aspetto da considerare per il suo impatto sulle obbligazioni è la guerra ancora in atto tra Russia e Ucraina e le rispettive tensioni geopolitiche nella zona europea – e non solo.
Quella che è stata definita “la guerra economica dell’Occidente”, può portare un ulteriore rallentamento dell’economia, dettata anche dalle variazioni dei prezzi energetici e delle materie prime. Questioni che, sommate tra di loro, possono generare pericolosi effetti a catena.
L’Unione Europa e l’America continuano a sanzionare la Russia, che di contro attua strategie e politiche di allontanamento nei confronti degli altri Stati. Un allentamento delle ostilità e una risoluzione dei conflitti potrebbe permettere all’economia di ritornare a crescere.
Dai un’occhiata al nostro approfondimento sulle obbligazioni AT1
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