Diversificare il portafoglio titoli è tra le prime regole che un trader deve considerare se vuole proteggere i propri risparmi e avere la probabilità di farli crescere.
Partendo da questo assunto, investire in obbligazioni potrebbe essere un elemento chiave per ridurre i rischi collegati alla volatilità di altri asset, quali azioni e criptovalute, ottenendo un rendimento costante e una garanzia di restituzione del capitale.
Inoltre, l’acquisto di obbligazioni governative o societarie, nel 2023, può essere vantaggioso grazie a rendimenti elevati collegati all’aumento dei tassi di interesse, stabilito dalle banche centrali.
Tuttavia, per comprare obbligazioni è necessario conoscere come funzionano e dove investire. In questa guida pratica di Finanza Digitale troverai le informazioni utili per valutare quali sono i pro e i contro per il tuo portafoglio titoli.
Investire in obbligazioni oggi
Nell’immaginario comune, quando si parla di obbligazioni, si pensa subito ai BTP, ovvero i Buoni del Tesoro Poliennali, oppure ai Treasury Bond del mercato USA. Questi due sono solo alcuni esempi di un settore che oggi conta più di 130 miliardi di dollari. Cosa sono esattamente le obbligazioni o bond?
Sono titoli di debito impiegati dai governi o dalle società per raccogliere fondi presi in prestito dagli investitori. Sottoscrivendo un’obbligazione, presterai del denaro a uno Stato, oppure a un’impresa che lo utilizzerà al fine di finanziare una specifica attività.
Per i governi, i soldi sono impiegati per supportare gli investimenti pubblici, mentre per le società i fini possono essere diversi. In cambio di questo prestito otterrai un rendimento costante, per questo le obbligazioni vengono anche definite come investimenti fixed income o a reddito passivo, oltre ad avere la restituzione del capitale una volta che il contratto di obbligazione termina.
Leggi la nostra guida sulle migliori obbligazioni da comprare oggi
Come funziona il mercato obbligazionario
Perché può essere utile investire in un’obbligazione? Per rispondere analizziamo quali sono gli aspetti che caratterizzano i bond e li differenziano rispetto all’operatività su altre tipologie di titoli, come il comprare azioni.
Ecco quali sono i principali elementi:
- società emittenti;
- cedola;
- valore nominale e data di scadenza;
- rendimento obbligazioni.
Società emittenti
Le obbligazioni vengono emesse da una società che le utilizza al fine di ottenere liquidità. In base alla tipologia di azienda vengono classificate in:
- T-bond – obbligazioni governative: sono quelle rilasciate dai governi centrali come lo Stato italiano, prendi il caso dei BTP, oppure dal Ministero del Tesoro degli USA, i cosiddetti Treasury bond. Sono caratterizzate da un rendimento più basso, ma hanno una garanzia sul capitale;
- Obbligazioni societarie: emesse dalle imprese al fine di finanziare le proprie attività come la ricerca e lo sviluppo, prevedono degli interessi variabili e rendimenti più elevati, ma anche un certo rischio;
- Fondi passivi obbligazionari: conosciuti anche come ETF obbligazionari, sono dei fondi di investimento indicizzati in cui si raggruppano una serie di bond, la cui media determinerà il rendimento del fondo stesso. Offrono un rischio più basso e un rendimento elevato;
- Obbligazioni ad alto rischio: conosciute anche come junk bond (titoli spazzatura) sono delle obbligazioni che prevedono un rendimento molto interessante, ma anche un rischio alto di non ottenere la restituzione del capitale per default della società.
Cedola
Il termine cedola si riferisce al guadagno che verrà versato dalla società emittente in base alla tipologia di obbligazione sottoscritta. Una nomenclatura utilizzata in passato, con riferimento al rilascio della cedola cartacea di un’obbligazione che poteva essere convertita in denaro.
La distribuzione può avvenire su base mensile, trimestrale, semestrale o annuale e corrisponde alla percentuale di interesse applicato sul bond, per tutto l’arco temporale di sottoscrizione. Per esempio, se hai investito 20.000€ con un interesse del 4%, in teoria otterrai un rendimento lordo di 80€ all’anno.
Valore nominale e data di scadenza
Il valore nominale è il costo che dovrai versare per ottenere il diritto all’obbligazione. Invece, la data di scadenza è quella che viene concordata al momento della sottoscrizione e che prevede il rimborso del capitale versato.
Rendimento obbligazioni
Con questo termine si considera l’interesse applicato a cui si aggiunge anche il capital gain che può essere generato in base alla crescita o decrescita del valore dell’obbligazione. Il primo caso si verifica se il prezzo del bond sale rispetto a quello che hai acquistato. Nel secondo, invece, il suo valore decresce rispetto a quello sottoscritto.
L’interesse potrà essere fisso, e quindi bloccato per tutto l’arco del contratto, oppure variabile, con un andamento che rispetta quello delle Borse europee e quindi soggetto alle politiche monetarie delle banche centrali.
Investire in obbligazioni è sicuro?
Per rispondere a questa domanda può essere utile sottolineare le differenze tra acquistare obbligazioni o azioni. Alcune delle caratteristiche dei bond, li rendono dei titoli a basso rischio rispetto alle azioni, e soprattutto utili se sei alle prime esperienze e vuoi investire i tuoi risparmi ottenendo un rendimento certo.
Infatti, il capitale è garantito, e quindi avrai la certezza di ottenere la somma che hai versato al momento della scadenza del contratto. Tuttavia, si deve precisare che se questa regola è sempre valida per le obbligazioni emesse da un ente statale, per quelle societarie vi è sempre, anche se remota, la possibilità di default, ovvero il fallimento dell’azienda.
Per questo, come andremo ad esaminare più avanti, diventa indispensabile valutare:
- su quali obbligazioni investire;
- dove investire.
Altro aspetto che rende più sicure le obbligazioni rispetto ai titoli azionari è il loro comportamento rispetto agli eventi macroeconomici. Nei momenti di incertezza, il loro valore tende a crescere, dato che gli investitori liquidano le posizioni più volatili per comprare asset più stabili come i bond. Il loro andamento è molto simile alla quotazione dell’oro, per questo vengono anche inseriti tra i beni rifugio.
Tuttavia, rispetto al mercato azionario, i rendimenti delle obbligazioni risultano influenzati direttamente dai tassi di interesse. Un loro aumento implica in proporzione un maggiore rendimento se possiedi queste obbligazioni. Viceversa, la riduzione dei tassi porterà anche a una diminuzione delle cedole.
Inoltre, devi considerare che le azioni prevedono una strategia diversificata, da quella giornaliera al medio e lungo termine. Invece, le obbligazioni, sono una forma di investimento per lo più a lungo termine.
Infine, l’indice di rischio, tranne che per i junk bond, è basso, mentre per le azioni è medio-alto, anche se acquisti asset con meno volatilità.
Come comprare un’obbligazione nel 2023
Quando scegli di comprare obbligazioni, diventa essenziale per prima cosa valutare il tuo profilo di investitore, ovvero la tua propensione al rischio. Infatti, un’obbligazione può generare rendimenti alti, ma anche prevedere un maggiore rischio di default da parte delle società emittenti, oppure offrirti garanzie più elevate, ma con un guadagno ridotto.
Inoltre, dovrai considerare:
- il rating delle obbligazioni;
- la società che le emette;
- i fattori di rischio delle obbligazioni;
- le commissioni e i costi;
- la diversificazione degli investimenti con una strategia di bond laddering.
1) Considera il rating di rischio
Il rating di un’obbligazione è un valore che indica la solvibilità della stessa e il relativo rischio. Più alto è il rating e minore sarà la possibilità che l’azienda emittente fallisca.
Questo parametro è espresso da apposite società di rating come Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch Ratings, in base a una precisa tabella.
La classificazione distingue:
- investimento a rischio basso: da AAA a A-;
- investimento speculativo accettabile: da BBB+ a BB-;
- obbligazioni ad alto rischio: da CCC+ a D.
L’ordine alfabetico determina anche l’indice di pericolosità di un eventuale default della società emittente. Per esempio, nelle obbligazioni AAA la percentuale di fallimento è pari allo 0,01%, mentre sale al 26% nei bond CC. Ciò implica anche una variabilità dei rendimenti.
2) Studia la società emittente
Il rating di rischio è collegato alla tipologia di società che emette l’obbligazione. Prima di investire può essere utile controllare il background dell’azienda, andando ad analizzare bilancio, andamento storico degli utili e previsioni degli analisti. Ovviamente più un’azienda è solida e minore sarà il rischio di un default per un investimento nel breve e medio termine.
3) Analizza i fattori di rischio delle obbligazioni
Le obbligazioni prevedono un rischio collegato a:
- default della società;
- aumento o diminuzione dei tassi d’interesse;
- politiche monetarie contro l’inflazione.
Infatti, anche se possono essere inclusi tra gli strumenti per investire i risparmi e farli fruttare in modo sicuro, vi è sempre un’alea di perdere il capitale in base alla società su cui hai deciso di operare.
Inoltre, un aumento o una diminuzione dei tassi d’interesse andrà ad incidere direttamente sul rendimento dei bond. Prendi il caso delle politiche monetarie odierne che, al fine di contrastare la svalutazione del costo del denaro, hanno portato a un aumento dei rendimenti delle obbligazioni, come i BTP italiani e i treasury bond americani.
4) Valuta le commissioni e i costi
Altro parametro da esaminare prima di investire in obbligazioni è il costo per la sottoscrizione e le commissioni che si applicano.
Infatti, ogni bond prevede un valore nominale minimo, mentre alcuni fondi obbligazionari richiedono anche un costo di gestione annuale che può variare anche di diversi punti percentuali. Valutarlo è importante, dato che andrà a incidere sul rendimento complessivo dei tuoi eventuali guadagni, oltre all’impatto sulla liquidità del tuo portafoglio.
5) Diversifica gli investimenti con il bond laddering
Infine, può essere utile applicare la strategia del bond laddering. Questo termine può essere tradotto come scalettatura, identificando una forma di diversificazione dell’investimento nelle obbligazioni. Infatti, puoi valutare di comprare più bond con scadenze differenti, per esempio a uno, due, cinque e dieci anni, invece di puntare tutta la tua liquidità su un’unica obbligazione.
Conviene investire in obbligazioni oggi? Pro e contro
A questo punto della nostra guida, può essere utile considerare quando conviene investire nelle obbligazioni. Per rispondere a questo quesito abbiamo inserito nella tabella seguente i principali vantaggi e gli svantaggi.
Vantaggi
- Restituzione del capitale;
- investimento con reddito passivo;
- rischio ridotto;
- diversificazione del portafoglio;
- volatilità bassa.
Svantaggi
- Sono influenzate dai tassi di interesse;
- rischio di default delle società;
- investimento a lungo termine (bassa liquidità);
- rendimenti inferiori.
Tra gli aspetti positivi di comprare un’obbligazione vi è di sicuro il fatto di essere un investimento fixed income, ovvero con un reddito passivo. Ciò ti permette di ottenere un guadagno anche senza operare continuamento sui mercati. Inoltre, tutte le obbligazioni prevedono una garanzia sul capitale, il cui valore, salvo alcune eccezioni, ti verrà restituito al momento della scadenza.
Tuttavia, vi sono anche alcuni aspetti da valutare in negativo. In primo luogo, acquistare bond prevede una strategia nel medio e lungo termine, bloccando parte della tua liquidità. Inoltre, i rendimenti sono nettamente inferiori rispetto a quelli delle azioni o di altri asset come le criptovalute.
Per esempio, le azioni Amazon nel giro di 5 anni hanno ottenuto un rendimento di oltre il 125%, mentre la media di un fondo obbligazionario, a basso rischio, varia da un minimo del 4% a un massimo dell’8-10%.
È un valore nettamente inferiore, anche se si compara a strumenti finanziari ad alta volatilità come le criptovalute: basta considerare che il valore dei Bitcoin è cresciuto di oltre il 1.300% in 5 anni. Infine, tranne che per quelle governative, in base alla tipologia di obbligazione vi può essere sempre un rischio default.
Leggi anche la nostra analisi sulle obbligazioni AT1
Come investire sul mercato obbligazionario
Investire in obbligazioni oggi è una procedura accessibile a tutti, grazie a un computer e a una linea Internet.
Avrai tre opportunità:
- acquisto reale di obbligazioni del mercato primario e secondario;
- ETF obbligazionari;
- trading CFD sulle obbligazioni.
Potrai acquistare direttamente i bond delle società o quelli statali nel momento in cui vengono immessi sul mercato primario, oppure acquistando il loro valore reale, successivamente, nelle principali Borse europee. In questo caso, dovrai investire l’intero importo nominale dell’obbligazione. Altra opportunità è quella di scegliere di acquistare un ETF obbligazionario.
Si tratta di Exchange Traded Fund composti al loro interno da diversi asset obbligazionari, con un rendimento variabile. Ciò permette di diversificare i rischi di eventuali insolvenze da parte di una società, oltre a prevedere un rendimento più alto.
Infatti, l’andamento del fondo sarà dato dalla media dei tassi di tutte le obbligazioni presenti al suo interno. Può essere anche molto utile, se vuoi diversificare il tuo portafoglio ma possiedi una liquidità ridotta.
Infine, puoi fare trading sulle obbligazioni attraverso i CFD. In questo caso, avrai la possibilità di operare direttamente su un fondo obbligazionario, oppure su un contratto derivato di un bond, con l’opportunità di aprire una posizione di acquisto o di vendita con un capitale minimo, grazie alla presenza della leva finanziaria.
Tuttavia, il trading CFD è consigliato solo se hai esperienza sul mercato, dato che in caso di valutazione sbagliata, ti troverai a perdere tutto o parte del tuo investimento in rapporto all’esposizione della leva.
Ti potrebbe interessare la nostra guida sul trading CFD
Dove comprare le obbligazioni?
La tipologia di strategia di investimento in obbligazioni determina anche dove comprare i bond. Infatti, se vuoi acquistare il valore reale sul mercato secondario, oppure direttamente su quello primario, dovrai affidarti a una piattaforma di trading bancaria, come Fineco e Banca Sella, che ti permettono di operare sulle obbligazioni italiane, oltre ai principali mercati europei.
Invece, se vuoi acquistare bond americani, dovrai registrarti a un intermediario attraverso cui accedere agli ETF obbligazionari, oppure fare trading CFD. Tra i migliori broker puoi considerare DEGIRO e Avatrade.
Se vuoi valutare tutte le opportunità su dove investire nei bond, leggi anche la nostra guida sulle migliori piattaforme per comprare obbligazioni
Investire in obbligazioni: domande frequenti
Investire in obbligazioni prevede un indice di rischio basso, rispetto ad altri asset come le azioni o le criptovalute, collegato alla tipologia di società emittente e ai tassi d’interesse.
Il rendimento di un’obbligazione varia in rapporto al rating di rischio e alla durata del contratto. Puoi valutare quali sono i parametri che influenzano un investimento sui bond nella nostra guida.
Per investire in obbligazioni con l’acquisto reale, dovrai rivolgerti a una banca di investimento, mentre per operare con il trading online CFD o sui fondi obbligazionari, dovrai rivolgerti a un broker riconosciuto.