Quando usi una carta che offre cashback, una parte di quello che spendi ti viene restituita. È un modo per incentivare le persone a usare di più quella carta, perché per ogni acquisto ti torna indietro un piccolo importo in denaro.
Con una carta cashback aziendale l’idea è la stessa. La differenza è che è pensata per le aziende e liberi professionisti, non per i privati. Immagina di essere il titolare di una partita IVA: ogni giorno tu o i tuoi dipendenti fate delle spese per la tua attività, come comprare materiali, pagare ristoranti per pranzi di lavoro o prenotare viaggi.
Con una carta cashback business, ogni volta che paghi con la carta aziendale, tu o l’azienda recuperate una piccola percentuale di queste spese sotto forma di cashback. Un piccolo rimborso automatico su ogni acquisto.
Migliori carte cashback business di Marzo

- Cashback fino al 6%
- Prelievi fino a 10k mese
- Carte fisiche e virtuali di debito gratuite
- Carta custom per la gestione delle spese dei dipendenti
Quale carta aziendale dà cashback?
Offrire un ritorno di denaro sugli acquisti di tipo business sta diventando un fattore comune tra molte fintech e banche per partite IVA.
Revolut (con il conto Pro per professionisti), Wamo, Finom o N26 sono solo alcune delle realtà (straniere) che puntano sul cashback per incentivare autonomi, ditte individuali e imprese a provare le loro soluzioni.
Revolut e N26, in particolare, puntano sui freelance e le piccole partite IVA. La fintech britannica offre una carta business con cashback solo per i clienti Revolut Pro, mentre la banca tedesca abbraccia tutti i clienti N26 Business (per lo più autonomi e ditte) con un cashback che varia dallo 0,1% allo 0,5%.
Molto più generosa è la tedesca Vivid Money, che su certe categorie di prodotti propone un cashback fino al 10% (acquisti su Amazon e Facebook Ads).
Wamo strizza l’occhio alle ditte individuali italiane offrendo un cashback sulle imposte e sui contributi versati allo stato italiano.
Finom invece si rivolge a tutti i tipi di partite IVA, anche alle PMI più strutturate, con un cashback che può arrivare anche al 3%.
Come funziona la carta di credito aziendale?
Una carta di credito aziendale è fatta apposta per le spese dei dipendenti o del titolare per conto dell’azienda. Funziona un po’ come una carta di credito normale, ma con dei vantaggi specifici per chi gestisce un’attività.
Il principio è semplice: l’azienda o il professionista spendono quello che serve nell’arco del mese e pagano tutto in una volta a fine mese. Il pagamento avviene senza interessi, se si rimborsa il debito entro i termini stabiliti, oppure con una commissione se si sceglie di saldare a rate.
Il vantaggio della carta di credito business è permetterti di fare acquisti aziendali senza intaccare subito la liquidità aziendale. Altra cosa utile è che puoi assegnare una carta a ciascun dipendente, impostare per ognuno un limite di spesa e dare ai collaboratori uno strumento per viaggiare o fare acquisti per il business.
Molte carte aziendali cashback o punti fedeltà che puoi accumulare per accedere a sconti, premi e altri benefit.
Cosa posso comprare con la carta aziendale?
Le carte aziendali sono pensate per coprire tutte le spese legate all’attività dell’azienda. Puoi usarla ad esempio per comprare materiali e forniture di lavoro, come cancelleria, tecnologia, o qualsiasi cosa serva all’azienda per funzionare.
Se tu o i tuoi dipendenti viaggiate puoi usarla per prenotare biglietti aerei, hotel, noleggiare auto e coprire tutte le spese di trasferta. E anche pranzi o cene con clienti, collaboratori e partner di lavoro.
Molti usano la carta aziendale anche per abbonarsi a software o servizi online come piattaforme di contabilità, strumenti di gestione progetti o per pagare campagne pubblicitarie online su Google Ads, Facebook e simili.
Cosa devo fare per avere il cashback?
Se hai una carta business che offre il cashback sugli acquisti ti basta usare la carta per le spese aziendali e il ritorno di denaro scatterà automaticamente.
Per ogni acquisto che fai, l’azienda di carte di credito calcola una percentuale in base all’importo, e quella percentuale ti viene restituita sul conto. Ad esempio, se la carta offre il 2% di cashback, ogni 100 euro spesi ti fanno guadagnare 2 euro di ritorno.
Ok, non è una fortuna, ma su grandi volumi di spesa può fare una bella differenza a fine anno.
Normalmente, questo cashback viene accreditato alla fine del mese direttamente sul conto aziendale.
Non sempre tutte le spese sono coperte dal cashback: dipende molto dalla carta. Alcune danno cashback solo su categorie specifiche, come viaggi, pranzi di lavoro o acquisti online, mentre altre sono più flessibili e ti danno un cashback fisso su quasi tutte le spese aziendali.
Interessante in questo senso l’offerta del conto business Wamo, che ti offre un cashback fino all’1% sui pagameti legati a tasse e cotributi (IVA, INPS, Tari, assicurazioni nazionali e simili). Se pensi a quanto ammontano queste spese per l’azienda, il ritoro di denaro può essere importante.