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Calcolatore Capital Gain con Calcolo Tasse

Calcola il capital gain su azioni, obbligazioni, ETF, conti deposito o titoli di Stato. Scopri quanto pagherai di tasse sulla tua plusvalenza.

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Calcolo Capital Gain

Importo di Acquisto €:
Importo di Vendita €:
Percentuale Tassa:
Applica imposta di bollo:

Capital Gain = Prezzo di vendita − Prezzo di acquisto

Imposta sul Capital Gain = Capital Gain × Aliquota

Guadagno netto = Capital Gain − Tassa

Come funziona il calcolo

  • Prezzo di Acquisto: inserisci il prezzo al quale hai acquistato lo strumento (azione, obbligazione, BTP ecc.) o il capitale iniziale del tuo conto deposito;
  • Prezzo di Vendita: inserisci il prezzo al quale hai venduto lo strumento;
  • Percentuale Tassa: per calcolare la tassa sul capital gain, specifica se il tuo strumento è soggetto a una:
    • Tassazione ordinaria (26%): azione, obbligazione, CFD, ETF, fondo di investimento, ETF, criptovaluta, conto deposito, conto corrente con interesse sulla liquidità;
    • Tassazione agevolata (12,50%): Buoni Ordinari del Tesoro (BOT), Certificati di Credito del Tesoro (CCT/CCTeu), Certificati del Tesoro Zero Coupon (CTZ), Buoni del Tesoro Poliennali (BTP), Buoni del Tesoro Poliennali Green (BTP Green), Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’Inflazione Europea (BTP€i), BTP Italia, BTP Futura e BTP Valore.
  • Applica imposta di bollo: l’imposta del 2 per mille sui depositi viene calcolata alla fine di ogni anno (31 dicembre) sulle somme la cui giacenza media risulta superiore ai 5.000 euro. Se l’investimento è superiore a questa soglia e non viene chiuso a fine anno, ma continua nel successivo, allora va pagata.

Cos’è il capital gain

Il capital gain è il guadagno che ottieni quando vendi qualcosa che hai comprato, e lo fai a un prezzo più alto rispetto a quanto l’hai pagato.

Esempio

Mettiamo che un anno fa hai comprato delle azioni di un’azienda investendo 1.000 euro. Oggi quelle azioni valgono di più, diciamo 1.500 euro. Se decidi di venderle ora, il tuo capital gain è la differenza tra quanto hai speso e quanto hai guadagnato, cioè 500 euro.

Capital gain e plusvalenza sono la stessa cosa?

Sì, sono praticamente la stessa cosa: “capital gain” è il termine inglese, “plusvalenza” è il corrispettivo italiano (si usano indistintamente, anche se il primo è più da gergo finanziario-professionale).

Entrambi indicano il guadagno che ottieni quando vendi un bene (azioni, obbligazioni, una casa, ecc.) a un prezzo più alto rispetto a quanto l’hai comprato. Puoi considerarli tranquillamente sinonimi.

Le tasse sul capital gain

Sul capital gain di solito si paga una tassa, che si chiama imposta sulle plusvalenze. In Italia, questa tassa è generalmente del 26%. Quindi, nel nostro esempio, dovresti dare il 26% di quei 500 euro allo Stato, cioè 130 euro.

Quando viene addebitata l’imposta sul capital gain?

La tassa sul capital gain viene addebitata nel momento in cui vendi l’investimento e realizzi il guadagno. Finché non vendi, anche se l’investimento è aumentato di valore, non devi pagare nulla.

Si dice appunto che il guadagno non è “realizzato”. D’altronde, quel guadagno che vedi stai facendo un investimento in borsa non è reale finché non chiudi la tua posizione. Da un momento all’altro potrebbe dimezzarsi, trasformarsi in una perdita o meglio ancora raddoppiare di valore.

Per essere ancora più chiari: se hai comprato azioni per 1.000 euro, e ora valgono 1.500 euro, non devi pagare alcuna tassa sulla plusvalenza finché le tieni in portafoglio. Appena decidi di venderle, e realizzi il guadagno di 500 euro, accadrà una delle due cose:

  1. se usi un broker che opera in regime amministrato, o una banca italiana: l’intermediario (broker/banca) agirà da sostituto d’imposta, calcolerà nell’immediatio la tassa sul capital (26% in Italia) e la tratterrà direttamente. Quindi vedrai accreditati i soldi già al netto della tassazione;
  2. se usi un broker estero che opera in regime dichiarativo: ti verrà accreditato sul conto trading l’intera somma, ma entro il 30 giugno dell’anno successivo dovrai pagare le tasse sull’investimento finanziario inserendo i guadagni da trading in dichiarazione dei redditi.

E se perdi soldi?

Se invece vendi a un prezzo più basso rispetto a quanto hai comprato, quella si chiama minusvalenza. Per esempio, se hai comprato per 1.000 euro e vendi per 800, hai perso 200 euro.

La buona notizia è che puoi “compensare” queste perdite con futuri capital gain, risparmiando un po’ di tasse. Ma questa è un’altra storia, ne abbiamo parlato nella guida sulle minusvalenze.

FAQ

Come si calcola il capital gain con un esempio?

Il capital gain si calcola sottraendo il prezzo di acquisto dal prezzo di vendita di un bene. Ad esempio, se acquisti un’azione a 100 euro e la vendi a 150 euro, il capital gain è di 50 euro. A questo importo possono essere applicate le tasse.

Quanto è la tassazione sul capital gain?

In Italia, la tassazione sul capital gain è generalmente del 26%. Questa aliquota si applica sulla plusvalenza netta, ossia la differenza tra il prezzo di vendita e quello di acquisto, al netto delle eventuali minusvalenze.

Come si calcolano le plusvalenze e le minusvalenze?

Le plusvalenze si calcolano sottraendo il prezzo di acquisto dal prezzo di vendita di un asset. Se il risultato è positivo, si ha una plusvalenza, se è negativo, una minusvalenza. Le minusvalenze possono essere utilizzate per compensare future plusvalenze, riducendo l’imponibile fiscale.

Quando si paga il 26% sulla plusvalenza?

Il 26% sulla plusvalenza si paga al momento della vendita di un asset, come azioni o obbligazioni, se il prezzo di vendita supera quello di acquisto. L’imposta è dovuta sull’importo della plusvalenza netta, dopo aver eventualmente compensato con minusvalenze.

Come evitare di pagare il capital gain?

Evitare di pagare le tasse sul capital gain nella maniera più assoluta e legalmente è molto difficile. Ci sono però delle strategie per ridurre o ottimizzare le tasse: compensare con delle minusvalenze, investire in strumenti fiscalmente agevolati o aspettare a vendere.

Trader, opinionista ed esperto di mercati azionari e criptovalute. Uno dei primi investitori in Italia a credere in Bitcoin e diventarne un profondo conoscitore. Collabora con FinanzaDigitale dal 2014.

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