Guide > Tassazione Dividendi

Tassazione dividendi SRL e azioni: quanto si paga nel 2024?

La tassazione sui dividendi si applica sugli utili ricevuti come socio o azionista di una società di capitali. Scopri cosa sapere, quali sono le aliquote e come pagarle.

+ Perché fidarti di Finanza Digitale
×

In Finanza Digitale, ci impegniamo per offrirti analisi finanziarie imparziali e affidabili. Pur ricevendo compensi attraverso affiliazioni, la nostra integrità editoriale rimane il nostro pilastro: le nostre classifiche e recensioni sono frutto di rigorose analisi e indipendenza. La tua fiducia è la nostra missione.

Tempo lettura:
8 min
+ Fidati di Noi
×

In Finanza Digitale, ci impegniamo per offrirti analisi finanziarie imparziali e affidabili. Pur ricevendo compensi attraverso affiliazioni, la nostra integrità editoriale rimane il nostro pilastro: le nostre classifiche e recensioni sono frutto di rigorose analisi e indipendenza. La tua fiducia è la nostra missione.

Tempo lettura:
8 min
Tassazione sui dividendi 2024

Investire su società di capitali che distribuiscono dividendi (il cosiddetto dividend investing) è una strategia interessante: puoi ottenere entrate costanti e passive in specifici periodi dell’anno. Come fonte di guadagno legato a un investimento, però, anche sui dividendi si applica una tassazione.

Il calcolo non è dei più semplici, dato che non c’è un’aliquota fissa, ma l’importo da pagare allo Stato varia in base a chi riceve il dividendo e alla provenienza degli utili.

Se sei un azionista, o vuoi diveltarlo, in questa guida trovi tutte le informazioni su come funziona la tassazione dei dividendi, le aliquote stabilite per legge e i relativi adempimenti fiscali per dichiarare correttamente i guadagni.

Cosa sono i dividendi?

Cosa sono i dividendi

Il dividendo è una parte dell’utile realizzato da una società di capitali (Srl, Srls, S.p.A.) nel corso dell’anno, distribuito ai suoi azionisti.

Nel momento in cui è chiuso il bilancio, se è stato generato un profitto, il consiglio di amministrazione può:

  1. destinare i fondi per nuovi investimenti;
  2. accotonarli;
  3. distribuirli ai soci attraverso il dividendo.

Quindi, le aziende che adottano una politica da dividendo (distribuzione degli utili) stabiliscono una percentuale di guadagno da versare agli azionisti, mentre la restante sarà impiegata per investimento o incrementare la liquidità.

Il dividendo è pagato solo se è stato generato un guadagno dalla società, mentre non si effettua in caso di bilancio in passività.

Su Borsa Italiana sono quotate molte società famose per pagare dei buoni dividendi. Se sei interessato a costruire un portafoglio da dividendo scopri quali sono le migliori azioni da dividendo italiane.

Quando si pagano i dividendi

La distribuzione degli utili può avvenire sotto forma di:

  • denaro: la società distribuisce una somma dei guadagni equivalenti al numero di quote/azioni in tuo possesso;
  • azioni: il pagamento consiste nell’attribuzione di un certo numero di titoli (per le società quotate in borsa) o di quote (per quelle non scambiate sui mercati), con un valore nominale equivalente all’importo degli utili a te spettante.

In Italia i dividendi vengono versati quasi sempre in denaro contante. Per tutte le società che applicano una politica da dividendo, la procedura può essere così sintetizzata:

  • annuncio del dividendo: è la data in cui sono comunicati agli azionisti i risultati di bilancio e l’importo degli utili da distribuire;
  • data ex dividendo: indica chi ha diritto a ricevere il pagamento;
  • data di pagamento: è il giorno in cui avverrà realmente la distribuzione degli utili.

Se miri all’acquisto di azioni da dividendo per ottenere la cedola devi possedere i titoli prima della data ex dividendo per aver diritto al pagamento degli utili.

Come funziona la tassazione sui dividendi

Tasse sui dividendi

Il dividendo può derivare dal possesso di:

  • quote di società di capitali non scambiate sulle borse valori;
  • azioni, di società quotate in borsa.

Dal punto di vista fiscale l’utile generato è inserito nei redditi diversi, ovvero l’insieme di guadagni che non sono riconducibili ad attività di lavoro professionale o commerciale. Come tale è tassato.

Quindi, devi versare un imposta sui dividendi se sei cittadino italiano, residente in Italia, e possiedi azioni o partecipazioni di:

  • società che sono residenti in Italia;
  • imprese estere, ma che hanno una stabile organizzazione nel nostro Paese;
  • aziende che hanno sede all’estero.

Quando scatta la tassa sul dividendo?

La tassazione sui dividendi si applica solo nel momento in cui ottieni realmente il pagamento, secondo il principio per cassa: devi inserirlo nella dichiarazione dei redditi dell’anno fiscale in cui hai avuto effettivamente il guadagno.

La percentuale di aliquota fiscale varia in base a:

  • tipologia di soggetto che ha diritto al dividendo: persone fisiche, professionisti, società;
  • provenienza del dividendo: se è una società residente in Italia, oppure all’estero.

A fini informativi ricordiamo che, prima del 2018, si distingueva anche tra partecipazioni qualificate e non qualificate. Le prime sono quelle che attribuiscono a un soggetto un diritto di voto ed erano tassate.

Le partecipazione non qualificate sono quote societarie o azioni in percentuali ridotte che non implicano diritto di voto. Queste ultime non erano tassate. Con la Legge di Bilancio del 2018 è stata abolita questa ulteriore distinzione.

Tassazione dividendi per persone fisiche

Tassazione dividendi persone fisiche

Come persona fisica, il guadagno generato dai dividendi è tassato con un’imposta sostitutiva del 26%, in modo simile alla tassazione del trading online.

Se i dividendi provengono dal possesso di quote di una società con sede in Italia, non devi inserirli nella dichiarazione dei redditi a fine anno.

Sarà la società stessa a presentare il Cupe (certificazione degli utili dei proventi equiparati) e a versare la relativa ritenuta di acconto attraverso apposito F24 con codice tributo numero 1035. Riceverai il pagamento degli utili direttamente al netto delle tasse.

Lo stesso meccanismo è per i dividendi di società quotate sulla Borsa Italiana o acquisite tramite intermediario che ha sede in Italia (es. una banca abilitata al trading o un broker con regime amministrato).

In questo caso è la piattaforma di trading a svolgere funzioni di sostituto d’imposta.

Quindi, sull’importo pagato è già applicata la ritenuta d’acconto del 26%. Il guadagno ottenuto dai dividendi non fa cumulo sul reddito per il calcolo dei aliquote IRPEF.

Tasse sui dividendi per professionisti e partite IVA

La tassazione per chi ha la partita IVA come professionista, ditta individuale o per le società di persone segue regole diverse. Infatti, non si applica un’imposta sostitutiva del 26%, ma dal 1° gennaio 2017 una base imponibile pari al 58,14%.

Dal punto di vista pratico, all’interno della tua dichiarazione dei redditi dovrai indicare, nel quadro RE (redditi derivanti da arti e professioni), solo il 58,14% del guadagno ottenuto dal dividendo (con un’esenzione del 41,86%) che concorrerà a stabilire il reddito imponibile e i relativi scaglioni IRPEF.

Invece, se hai partecipazioni in società che hanno residenza in Paesi della blacklist, ovvero i paradisi fiscali, i dividendi concorreranno al 100% nel calcolo del reddito, senza esenzione.

Per i dividendi maturati prima di questa data, si applica la percentuale di imponibile prevista al momento della distribuzione degli utili:

  • dal 31 dicembre 2007 fino al 31 dicembre 2016: l’imponibile è del 49,72%.
  • per le operazioni fino al 31 dicembre 2007: l’imponibile è del 40%.

Tassazione degli utili per le società di capitali

Tasse società di capitali

I dividendi ricevuti dalle società di capitali, le cooperative o un ente privato con fini commerciali, concorrono al reddito imponibile per il valore del 5% del loro ammontare.

Quindi, ai fini del calcolo IRES (Imposta sui redditi delle società), si ha un’esenzione per la restante percentuale del 95%.

Il sistema dell’esenzione è stato introdotto dall’art 89 del DPR 917/87, per evitare la doppia tassazione nei confronti di una società. Infatti, senza questo sistema si rischia di applicare due volte le tasse:

  1. alla società, nel momento in cui riceve gli utili;
  2. al singolo socio nel momento in cui è distribuito il guadagno.

Tasse sui dividendi esteri

I dividendi esteri o transnazionali sono gli utili che otterrai dal:

  • possesso di azioni di società quotate sui mercati europei e internazionali;
  • quote di società residenti fuori dall’Italia.

Quando vengono distribuiti i dividendi, questi passano dallo Stato in cui ha sede l’azienda a quello in cui hai la tua residenza fiscale. Prendi il caso di dividendi di azioni americane, oppure di aziende che hanno sede in Paesi UE.

Ciò può implicare una doppia tassazione: quella secondo il regime fiscale dello Stato di appartenenza e quella italiana. Facciamo un esempio. Immagina, come persona fisica, di possedere un certo numero di azioni Stellantis, società che ha sede in Olanda, ma quotata anche sul FTSE MIB. In questo caso si applica la tassazione olandese sui dividendi a cui si aggiunge quella italiana.

Devi però distinguere se percepisci i dividendi direttamente all’estero, oppure tramite un intermediario con sede in Italia. Nel primo caso, ad esempio se il denaro è versato direttamente sul tuo conto corrente, il guadagno ottenuto è tassato con una ritenuta d’acconto del 26%. Quindi, hai l’obbligo di dichiarare gli importi ottenuti inserendoli nel quadro RM della dichiarazione dei redditi.

Invece, se ricevi il pagamento degli utili attraverso un intermediario sostituto d’imposta (banca o broker) sarà quest’ultimo ad applicare direttamente l’aliquota tassativa.

Come pagare le tasse sui dividendi

Le tasse sui dividendi sono pagate in automatico se gli utili sono distribuiti da:

  • società di capitali con sede in Italia;
  • un intermediario con funzioni di sostituto di imposta.

Al di fuori di questi due casi devi essere tu a indicare il guadagno degli utili nell’apposita sezione della dichiarazione dei redditi di fine anno, con le relative deduzioni e detrazioni fiscali. Una procedura non sempre semplice, soprattutto se hai diverse entrate legate ad investimenti finanziari, che diventa ancora più articolata per le partite IVA professionali e per la compilazione del bilancio delle società di capitali.

In questo contesto, per evitare errori, con conseguenti sanzioni o versamento di più tasse, può essere utile affidarsi a un consulente esperto (es. un commercialista online esperto in materia), oppure a piattaforme specializzate nel calcolo delle tasse sugli investimenti, come MoneyViz.

Tasse sui dividendi: domande frequenti

Come evitare la doppia tassazione

Può essere utile investire in società che hanno sede in Italia o in Paesi con accordi internazionali che evitano la doppia tassazione, attivando procedure come l’esenzione.

Quando si pagano le tasse sui dividendi 2024?

Per i dividendi ricevuti attraverso un intermediario e quelli di società con sede in Italia, il pagamento delle tasse avviene al momento della distribuzione degli utili. Invece, per il dividendo di società estere o se ricevi la somma direttamente, devi essere tu a inserire l’importo nella dichiarazione dei redditi.

Quanto sono le tasse sui dividendi per le persone fisiche?

Le tasse sui dividendi per le persone fisiche sono pari a una ritenuta di acconto del 26%, applicata sul totale degli utili.

Autore senior per FinanzaDigitale

Laurea in Economia Aziendale, conoscitore di borse, mercati e investimenti finanziari. Ho competenze di diritto e gestione societaria, con esperienze amministrative. Scrivo di diritto, economia, finanza, marketing e gestione delle imprese.

Argomenti:

Lascia un commento

Potrebbero interessarti anche: