Aumento il tetto sul contante. Non sembra trovare mai la quadra il tetto massimo fissato per l’utilizzo del contante che negli anni è stato più volte modificato, senza tuttavia mettere d’accordo le parti politiche.
Il tetto sul contante è una della misure adottate per ridurre l’evasione fiscale, il lavoro in nero e le attività illecite, favorendo i pagamenti digitali con carta di credito o debito perché tracciabili.
Quando ormai sembrava pianificata la riduzione graduale sull’utilizzo del contante che ad oggi è fissato a 2mila euro e che a partire dal 1° gennaio 2023 sarebbe dovuto scendere a 1.000 euro, la nuova maggioranza di centro-destra potrebbe innalzare il tetto sul contante.
Il nuovo Governo sull’aumento del tetto contante

La legge sull’utilizzo del tetto contante è stata modificata fino ad oggi almeno una decina di volte ed il nuovo Governo guidato da Giorgia Meloni potrebbe rivedere ancora una volta il limite fissato sull’utilizzo del cash.
Nello specifico, il partito di maggioranza Fratelli d’Italia sembrerebbe particolarmente deciso nell’incrementare il tetto massimo sul denaro liquido che sarebbe dovuto scendere a partire dal 2023.
Ad appoggiare l’ipotesi anche la Lega di Salvini che vede nel limite al contante una misura non adeguata a contrastare l’evasione fiscale, come dimostrato in Germania che non ha applicato nessun tetto ed ha oltremodo raggiunto importanti risultati fiscali.
Secondo il centro-destra, abbassare a 1.000 euro l’asticella penalizzerebbe in maniera significativa i più poveri e non rispetterebbe quanto adottato da altri Paesi membri dell’Unione Europea.
Austria e Germania ad esempio non possiedono un limite sull’utilizzo del denaro contante e la lotta all’evasione prevede altre misure che non compromettono la serenità dei più poveri.
Questo è quanto è emerso dalle dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa dai parlamentari di centro-destra che addirittura dichiarano di aver già inserito nella prossima Manovra Finanziaria del Governo l’innalzamento del limite sul contante a 10mila euro.
Non mancheranno dibattimenti parlamentari in merito al tetto sul contante e l’effettiva somma entrerà in vigore solo con l’approvazione del Bilancio entro la fine dell’anno.
Un tira e molla politico partito nel lontano 9 maggio 1991 quando il limite massimo introdotto non superava i 20 milioni di vecchie lire, fino ad arrivare al 26 dicembre 2002 quando il tetto fu portato a 12.500 euro.
Dal 2002 al 2022 il limite sull’utilizzo del cash ha raggiunto i 2mila euro, con l’abbassamento del tetto sul contante a 1.000 euro a partire dal 1° gennaio 2023.
Un limite che potrebbe saltare se le dichiarazioni di Fratelli d’Italia dovessero essere confermate in sede di dibattimento politico e di approvazione della prossima Legge di Bilancio.
Il limite massimo sul contante in Europa
Dando uno sguardo in Europa, come si comportano gli altri Paesi e quali limiti hanno applicato sull’utilizzo del contante per contrastare l’evasione? La tabella seguente mostra ogni singolo Paese ed il limite sul cash in vigore.
Paesi | Limite sul contante |
---|---|
Germania | Nessun limite applicato |
Olanda | Nessun limite applicato |
Austria | Nessun limite applicato |
Ungheria | Nessun limite applicato |
Estonia | Nessun limite applicato |
Lussemburgo | Nessun limite applicato |
Irlanda | Nessun limite applicato |
Cipro | Nessun limite applicato |
Finlandia | Nessun limite applicato |
Grecia | 500 euro |
Francia | 1.000 euro |
Spagna | 1.000 euro |
Svezia | 1.000 euro |
Romania | 2.000 euro |
Danimarca | 2.700 euro |
Portogallo | 3.000 euro |
Belgio | 3.000 euro |
Lituania | 3.000 euro |
Polonia | 3.300 |
Slovacchia | 5.000 euro |
Slovenia | 5.000 euro |
Bulgaria | 5.000 euro |
Lettonia | 7.200 euro |
Malta | 10.000 euro |
Repubblica Ceca | 10.000 euro |
Croazia | 15.000 euro |
Dando uno sguardo in Europa è possibile notare come la stragrande maggioranza dei Paesi applica limiti più alti rispetto al tetto massimo di 1.000 euro previsto lo scorso febbraio dal decreto Milleproroghe al comma 6-septies dell’articolo 3, Dl 228/2021.
Secondo quanto sostiene la maggioranza dell’attuale Governo, la prossima Legge di Bilancio necessità di un intervento in controtendenza rispetto a quanto stabilito dal Governo Draghi.
Potrebbe quindi non solo essere bloccata la riduzione a 1.000 euro ma potrebbe essere previsto un possibile aumento del tetto sul contante che modificherà anche il limite sul prelievo contanti dal bancomat