Aumenti in vista sull’assegno unico 2023. Secondo quanto dichiarato in campagna elettorale dalla coalizione di centro-destra attualmente al Governo e quanto sottolineato dalla Premier Meloni durante il discorso di insediamento, il sostegno alle famiglie potrebbe essere raddoppiato già a partire dal prossimo anno.
Il nuovo Governo mostra quindi particolare attenzione alle famiglie e alla natalità, motivo per cui gli aiuti governativi per circa 4 milioni di nuclei e per circa 6,5 milioni di figli potrebbero essere incrementati con la nuova finanziaria ed applicati a partire dal 2023.
Aumenti sull’Assegno Unico 2023: gli importi previsti

Attualmente l’Assegno Unico prevede un sostegno che varia tra 50 euro e 175 euro per ogni figlio ed in base all’ISEE dichiarato annualmente, ma i 15,12 miliardi stanziati fino ad oggi potrebbero essere potenziati.
Il Governo sembrerebbe essere quindi orientato verso un incremento dell’assegno unico, seguendo una tabella di marcia che consenta un aumento graduale già dal prossimo anno.
Un primo intervento sulla misura governativa potrebbe comportare un aumento del 50% sull’attuale importo previsto, passando quindi dai 175 euro fino a 260 euro per ogni figlio.
Oggi, l’Assegno Unico può essere erogato fino a 175 euro per ogni figlio under 18 (ISEE inferiore a 15mila euro) e sono previste maggiorazioni da 85 euro dal terzo figlio in poi e 30 euro in aggiunta se entrambi i genitori lavorano.
Gli importi dell’Assegno Unico diminuisco se aumentano i redditi dichiarati dalle famiglie, fino all’importo minimo da 50 euro per nuclei che dichiarano oltre i 40mila euro.
La forte pressione inflazionistica che ha coinvolto l’intero globo e solo in Italia ha raggiunto già il 12% porterà molto probabilmente il Governo ad incrementare l’Assegno Unico per l’anno 2023.
I parametri dovrebbero essere confermati, applicando il principio che meno si guadagna e più alto sarà l’Assegno Unico. Qualora fosse confermato l’incremento del +50%, la misura governativa dovrebbe prevedere circa 6 miliardi in più oltre ai 15 miliardi di euro già previsti fino ad oggi.
Uno sforzo non indifferente ma che potrebbe rivelarsi un importante sostegno economico per le famiglie che hanno risentito del forte incremento dei prezzi, in particolar modo quelli energetici ed alimentari.
Il Governo inoltre non esclude una revisione dei parametri ISEE, con gli immobili che potrebbero incidere meno ed anche la possibilità di ampliare la platea dei beneficiare dell’Assegno Unico nel 2023.
Come richiedere l’Assegno Unico?

Ad oggi è possibile richiedere l’Assegno Unico attraverso l’INPS e le domande possono essere rinnovate ogni anno.
Basta collegarsi sul sito ufficiale dell’Istituto nazionale della previdenza sociale ed effettuare la richiesta inserendo tutti i dati richiesti per ottenere il contributo statale.
L’importo esatto verrà stabilito in base a dei parametri approvati dal Governo che prevedono la presentazione dell’ISEE, il numero dei figli a carico, la loro età, eventuali disabilità e la condizione lavorativa dei genitori.
L’Assegno Unico per il mese di novembre 2022 sarà in pagamento già nei prossimi giorni, ma si dovranno attendere le prossime settimane per ottenere notizie più certe su quali saranno gli aumenti previsti dal nuovo Governo per il 2023 ed i parametri adottati per i beneficiari del sostegno governativo.