Un dato preoccupante diffuso da molte testate di informazione finanziaria riguarda le conseguenze dell’inflazione sui conti correnti immobilizzati.
La pandemia da Covid-19, le crisi economica, la guerra tra Russia ed Ucraina, l’instabilità internazionale e l’aumento dei prezzi preoccupano i risparmiatori che sono sempre più propensi ad immobilizzare i propri risparmi sui conti correnti.
Un’azione preventiva dettata prevalentemente dalla paura, ma che tuttavia comporta l’erosione dei capitali custoditi nei conti correnti e l’abbassamento del potere d’acquisto derivanti dalla forte pressione inflazionistica.
Si calcola che solo negli ultimi 2 anni è andato in fumo il 9,8% del capitale, a causa di uno storico rialzo inflazionistico che solo in Italia ha toccato l’8%.
Perché i risparmiatori immobilizzano i fondi sul conto corrente

Se volessimo basarci in termini più pratici, basterebbe prendere in considerazione i dati del giugno del 2020, quando 1.635,7 miliardi di euro erano immobilizzati sui conti correnti.
Da questa somma, ben 160,30 miliardi sono andati in fumo proprio a causa di un’improduttiva gestione della finanza personale, succube delle paura legittima di dover far fronte a forti periodi di crisi.
Purtroppo questo atteggiamento di chiusura economico-finanziaria rischia di bruciare inutilmente miliardi di euro, con conseguente diminuzione del valore del proprio capitale e del potere d’acquisto.
I risparmiatori già all’inizio del 2021 hanno deciso di immobilizzare il proprio capitale in maniera infruttuosa. Per tale motivo si è registrato un incremento del +12% dei fondi bloccati sui conti correnti, a tal punto di raggiungere quota 1.840.
Comprendendo la paura e l’atteggiamento conservativo dei risparmiatori, i dati indicano che immobilizzare il proprio capitale in un momento di forte pressione inflazionistica causerebbe l’erosione dei risparmi parcheggiati sui conti correnti.
La stessa previsione dell’inflazione nei prossimi 10 anni è stimata al 3,58%, nonostante l’intervento della Banca Centrale Europea che è scesa in capo aumentando i tassi di interesse dello 0,50%.
Il rischio per il futuro è quello di dover convivere con un tasso inflazionistico superiore al 2%, che potrebbe compromettere i risparmi di chi preferisce immobilizzare il proprio capitale sul conto corrente, senza valutare le opportunità di investimento.
A quanto ammontano le perdite a causa dell’inflazione

Se da un lato vediamo incrementare le ricchezze degli italiani che hanno depositato 205 miliardi di euro in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dall’altro si registra una perdita del valore economico di 160,20 miliardi di euro.
Di questo passo potrebbe aumentare la povertà di circa il 30% entro i prossimi 10 anni, quando 5.000 euro potrebbero valere 3.517, 10.000 potrebbero valere approssimativamente, 7.035 euro e 50.000 euro potrebbero subire un decremento fino a toccare i 35.173 euro.
Come investire per salvaguardare i risparmi dall’inflazione

Quanti soldi si perdono con l’inflazione è una delle domande più importanti a cui dare necessariamente una risposta adeguata.
Non solo salvaguardare i propri risparmi, neppure limitarsi ad evitare eventuali perdite, ma anche puntare ad ottenere interessanti guadagni investendo parte del capitale economico posseduto.
Certamente non si tratta di un’operazione finanziaria che offre ampie garanzia anzi, investire in azioni, indici, ETF, materie prime e criptovalute attraverso le migliori piattaforme di trading online potrebbe anche compromettere il tuo capitale, tuttavia una buona strategia economica ed una pianificata diversificazione del proprio portafoglio finanziaria potrebbero limitare i rischi di investimento.
Innanzitutto sarebbe opportuno valutare banche e conti correnti più convenienti, in grado cioè di offrire servizi tradizionali ed innovativi direttamente dal PC di casa oppure attraverso lo smartphone, in qualsiasi momento e senza fare code agli sportelli.
Ecco tutto ciò che possono fare i migliori conti correnti online, facili da usare e comodi per investire i tuoi risparmi in maniera oculata.