In Italia non esiste un limite al numero di conti correnti che puoi aprire. Se vuoi, puoi averne uno solo o anche dieci, e non c’è una legge che ti impedisce di farlo.
Si possono avere due conti correnti in banche diverse?
Puoi avere due, tre o più conti correnti, ciascuno in una banca diversa, senza alcun problema. In Italia non c’è un limite al numero di conti che puoi aprire, né una regola che ti obblighi a tenerli tutti nella stessa banca. È una scelta comune, soprattutto per sfruttare i diversi vantaggi che ciascuna banca può offrire.
Ad esempio potresti aprire un conto in una banca tradizionale per avere accesso a sportelli fisici e consulenza personalizzata, mentre un altro in una banca online per risparmiare sui costi e gestire le tue spese quotidiane in modo rapido e digitale.
Conti correnti migliori del mese
Tipologie di conti
- Conto corrente: il conto tradizionale che apri in banca o in posta, di solito con accesso in filiale;
- Conto online: offerto dalle neobank, spesso a costo zero o con commissioni ridotte, perfetti per giovani o chi vuole gestire tutto da PC e smartphone;
- Conto cointestato: pensati per famiglie, coppie o conviventi, in cui tutti gli intestatari possono accedere ai fondi;
- Conto di pagamento: Satispay, PayPal e simili non sono veri e propri conti correnti, ma sono comodissimi per i pagamenti quotidiani;
- Conti deposito: conto senza operatività con interesse sul denaro che lasci depositato, vincolato o svincolabile;
- Conto remunerato: un conto corrente che però ti offre un interesse anche sulla liquidità che hai in giacenza;
- Conto business: per aziende e partite IVA, un conto pensato per le esigenze di chi fa impresa o ha un’attività professionale in proprio.
Cosa succede se si hanno più conti correnti?
Se hai più conti correnti devi mettere in conto di doverli gestire. La cosa principale è monitorare i saldi e le spese associate, perché ogni conto può avere costi di gestione (canone mensile, commissioni, tasse, ecc.).
Avere più conti ti dà maggiore flessibilità, ma può anche rendere tutto più complicato se non stai attento. Dal punto di vista legale o fiscale, non ci sono restrizioni particolari: l’importante è dichiarare tutto in caso di controlli e usare i conti in modo trasparente (attenzione a dichiarare correttamente un conto estero).
Ai fini dell’ISEE devi dichiarare tutti i conti correnti che possiedi, anche quelli con saldo a zero euro. Devi recuperare la giacenza media di ciascun conto e inserirla nella documentazione.
Un aspetto positivo di avere più conti è la protezione dei tuoi soldi. Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) garantisce fino a 100.000 euro per ciascun conto e per ciascuna banca. Se hai risparmi importanti, non tenere più di 100k su un conto corrente: distribuiscili su più conti in banche diverse per non superare il limite di garanzia, oppure valuta di investire la somma.
Quanti conti correnti si possono avere nella stessa banca?
Anche qui, non c’è un limite preciso. Puoi aprire più conti nella stessa banca, a seconda delle tue esigenze. Ad esempio, potresti avere un conto per le spese personali, un altro cointestato e magari un conto deposito per i risparmi.
L’unico fattore da considerare è che, avendo più conti nella stessa banca, il limite di garanzia del Fondo Interbancario di 100.000 euro si applica al totale di tutti i conti intestati a tuo nome in quell’istituto. Se hai somme elevate, conviene diversificare tra banche diverse.
Cosa comporta avere due conti corrente?
Avere due conti comporta dei vantaggi ma anche delle responsabilità (e magari dei costi) in più. Da un lato puoi tenere separati i tuoi fondi per obiettivi diversi (lavoro, spese famigliari, conto personale, ecc.). Inoltre, se una banca ha problemi tecnici, hai sempre l’altro conto per fare operazioni urgenti.
Dall’altro lato, devi tenere i rapporti con due istituti, sostenere eventuali costi, scadenze e condizioni.
È una questione di equilibrio: se riesci a organizzarti, due conti correnti possono semplificarti la vita. Altrimenti rischiano di diventare un peso ed essere inutili.
Quanti conti correnti è meglio avere?
Non c’è una regola universale, dipende tutto dalle esigenze personali. Per la maggior parte delle persone, uno o due conti sono più che sufficienti. Un conto principale può servire per entrate e spese quotidiane, mentre un secondo conto può servire per risparmi o investimenti.
Se hai un’attività professionale potrebbe essere indispensabile un terzo conto dedicato alla partita IVA. Avere più conti solo per il gusto di farlo, invece, non è consigliabile, perché rischi di pagare spese inutili e complicarti la gestione.
Quando aprire un secondo conto corrente?
Aprire un secondo conto ha senso quando hai un’esigenza concreta che il tuo conto attuale non soddisfa:
- separare le tue finanze personali da quelle lavorative;
- avere più carte per pagare (debito, credito, prepagate);
- tenere un conto a zero spese per approfittare di una promozione;
- approfittare di servizi specifici offerti da un’altra banca (es. app di investimento o crypto).
Un altro caso comune è la gestione dei risparmi: aprire un conto deposito o un conto titoli separato per accantonare denaro ti aiuta a non mescolare quei soldi con le spese quotidiane.
Inoltre, come detto, avere un conto in una banca diversa può servire anche per diversificare i fondi a maggior sicurezza per i risparmi.
Un consiglio
Non è solo una questione di quantità. Devi capire perché ti serve aprire più conti e come gestirli al meglio. Alcune persone, ad esempio, preferiscono avere un conto separato per gestire le spese personali e un altro per il lavoro. È un modo pratico per tenere le cose organizzate, specie se sei un libero professionista o hai un’attività.
Se apri troppi conti, però, potresti complicarti la vita. Ogni conto richiede una certa gestione: devi tenere d’occhio i saldi, ricordarti eventuali scadenze e, soprattutto, controllare che non ci siano costi nascosti. Molti conti correnti hanno canoni mensili o spese per le operazioni più comuni, come i bonifici, quindi se ne usi pochi rischi di pagare inutilmente.
Non vuoi pagare per il conto corrente? Comprensibile, nemmeno noi. Ecco perché abbiamo selezionato una lista dei migliori conti correnti a canone zero aggiornata a Gennaio 2025.