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Spese e costi di un conto corrente

Quali sono i costi di un conto corrente? Qual è la spesa media annua per mantenere un conto online o tradizionale? Scopriamolo

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Costi conto corrente

Il costo di un conto corrente rimane uno dei principali parametri nella scelta di una banca rispetto a un’altra. Certo, le offerte di servizi finanziari sono importanti, ma alla fine la domanda più frequente è: quanto mi costa all’anno il conto?

Capire quali sono le spese di questo strumento finanziario è il primo passo per valutare se hai scelto una soluzione conveniente per gestire i tuoi soldi e se puoi avere la possibilità di risparmiare passando a un altro istituto di credito.

Secondo il report annuale della Banca d’Italia sui conti correnti1, la spesa di un cittadino italiano per il conto corrente è stata in media di 100,70€, con un minimo di 55,10€ e un massimo di 138,60€.

Ma perché una tale oscillazione dei prezzi? Le offerte, ad esempio: per i conti giovani under 30 sono disponibili diversi conti correnti a canone zero. I costi variano anche in base alla tipologia di banca, se online o tradizionale. Insomma, la questione è complessa e vediamo di analizzarla: ecco cosa incide sulla spesa annua e quali sono i costi di un conto corrente nel 2025.

I costi di un conto corrente

La voce costo di un conto corrente bancario, o postale, dipende da diversi fattori:

  • il target di utenti a cui si rivolge, se privati o aziende;
  • la tipologia di conto (online, tradizionale, cointestato, personale);
  • la movimentazione del conto;
  • eventuali servizi accessori.

Nei conti correnti per privati il costo può variare significativamente in rapporto alla fascia di età a cui ci si rivolge. I conti per minorenni non hanno un canone, e nemmeno quelli per giovani fino ai 30 o 35 anni. Alcuni istituti hanno anche un’attenzione particolare per i pensionati o per soggetti con ISEE basso.

I conti business, invece, hanno un costo superiore rispetto alle versioni per privati perché offrono servizi dediati a imprese e partite IVA, come la possibilità di ottenere carte per dipendenti, servizi di contabilità e di fatturazione elettronica.

In media, le neobank o le banche smart hanno una spesa di tenuta conto più bassa rispetto alle banche tradizionali, perché hanno spostato quasi tutte le funzionalità su app risparmiando su filiali e personale. La maggior parte delle banche digitali, però offre dei piani tariffari differenti (come veri e propri servizi web) a canone variabile, che includono un numero variabile di servizi e operazioni.

Le spese di tenuta conto (costi fissi)

Costi fissiCosti variabili
Canone contoCarte di pagamento aggiuntive
BancomatPrelievi
Imposta di bolloBonifici
 Commissioni e pagamenti
 Estratto conto
 Prestiti, mutui, finanziamenti
 Fido bancario

I costi di un conto corrente si suddividono in due categorie:

  1. costi fissi;
  2. costi variabili.

I costi fissi, dette anche spese di tenuta conto, sono quelli che dovrai sostenere indipendentemente dall’utilizzo che ne farai. Secondo Banca d’Italia incidono per il 69,7% delle spese da affrontare.

Sono principalmente tre:

  1. canone del conto;
  2. canone di una carta di debito (bancomat);
  3. imposta di bollo.

Canone del conto

Il canone del conto è un costo in denaro che dovrai versare alla banca per usufruire del conto corrente e dei servizi collegati.

Alcune banche online offrono dei piani di abbonamento in cui si include anche un conto corrente a canone zero, ovviamente con alcuni servizi limitati. Altri istituti di credito che ti permettono di azzerare il canone: dovrai effettuare azioni specifiche, come l’accredito dello stipendio, della pensione o di un importo fisso mensile.

Canone carta

Oggi alcune banche ti offrono l’accesso a una carta di debito virtuale gratuita, mentre per quelle fisiche si applica quasi sempre un costo di emissione, una tantum.

È previsto un canone mensile per le carte? Se scegli una neobank, quasi sempre questo costo è compreso nel canone del conto. Ci sono però alcuni istituti che applicano una spesa annuale per l’utilizzo, spesso azzerata grazie a eventuali offerte di apertura di un conto per i nuovi clienti.

Imposta di bollo

L’imposta di bollo è una tassa da pagare allo Stato italiano per il possesso del conto corrente se il tuo conto supera la giacenza media di 5.000€ in un dato periodo. L’importo ammonta a:

  • 34,20€ per i conti privati italiani e i conti esteri;
  • 100 € per i conti aziendali.

Il pagamento dell’imposta può scattare a cadenza trimestrale, quadrimestrale o semestrale. In tal caso, se a fine del trimestre superi 5k di giacenza media, allora pagherai 8,55 euro di imposta (34,20/4). Se il trimestre successivo hai una giacenza media inferiore, non la pagherai.

Alcune banche, tra le offerte, includono conti correnti senza bollo, nel senso che la tassa è sempre dovuta allo Stato italiano, ma sarà la banca ad accollarsi il costo.

Quali sono i costi variabili

Facendo riferimento sempre al report della Banca d’Italia per il 2023, se le spese fisse occupano il 69,7% dei costi, il rimanente 30,3% è legato alle spese variabili. Sono costi che dipendono da come utilizzi il conto, ovvero dal numero di operazioni che effettui e dalla tipologia di servizi che attivi.

Carte di pagamento

Un costo aggiuntivo può essere legato alla richiesta e al canone di una carta di credito. Inoltre, si aggiunge una spesa se necessiti di un altro bancomat, oppure se decidi di attivare una carta prepagata con IBAN (per i conti che la prevedono).
Infine, in caso di smarrimento o furto della carta di pagamento, è necessario versare una quota per il duplicato e la spedizione.

Prelievi

I prelievi sono tra i principali costi variabili collegati a un conto corrente, in particolare per le banche online. Infatti, per quelle tradizionali hai sempre l’opzione di utilizzare un ATM della banca per effettuare il prelievo senza costi.

Tuttavia, gli istituti di credito online, per essere competitivi, hanno adottato una serie di soluzioni interessanti. Alcuni ti offrono un certo numero di prelievi a costo zero, altri fissano un importo massimo oltre il quale si applica poi una commissione. Infine, vi sono alcune banche che, per i conti a pagamento Premium, permettono un numero illimitato di prelievi senza spese.

Bonifici

Oggi quasi tutte le banche online e tradizionali includono bonifici SEPA gratuiti. La differenza riguarda gli instant payment (bonifici istantanei). C’è una grande diversità di offerte: alcune banche ti permettono di effettuare bonifici istantanei sempre gratuiti. Con altre, hai un certo numero di operazioni mensili a costo zero: successivamente è prevista una commissione per ogni singola transazione.

Infine, vi sono banche in cui ogni bonifico istantaneo ha un costo. Invece, per i bonifici esteri si applica sempre una spesa per la singola transazione, a cui si aggiunge una commissione per il cambio valuta.

Pagamenti speciali

Bollettini postali, MAV, RAV, F24, domiciliazioni bancarie e RiBA. sono tutte attività che si aggiungono alle spese variabili. Ovviamente, il costo varia in base all’offerta della banca scelta.

Servizi aggiuntivi

Ai costi si aggiungono anche quelli legati a servizi aggiuntivi:

  • estratto conto: quello digitale è gratuito, mentre se vuoi la versione cartacea si applica un costo minimo per la spedizione;
  • prestiti: per quelle banche che offrono l’accesso diretto a un prestito, mutuo o finanziamento, dovrai considerare i costi di istruttoria e di assicurazione. Inoltre, si aggiunge la restituzione della rata;
  • fido: se chiedi uno scoperto bancario, dovrai considerare la commissione per il suo utilizzo.

Conto titoli

Per quei conti che offrono soluzioni di investimento, come i conti deposito o i conti correnti collegati a una piattaforma di trading, devi aggiungere tra le spese le:

  • commissioni di operatività per le singole transazioni;
  • tassazione sulle plusvalenze generate.

Costi di un conto corrente cointestato

I conti cointestati hanno un costo diverso? No. L’importo del canone rimane quello di un conto mono intestato e si paga una sola volta, indipendentemente dal numero di intestatari.

Lo stesso vale per l’imposta di bollo. Il denaro sarà prelevato dalla banca direttamente dal conto.

Esempio di costi di un conto corrente

Immagina di aver scelto un conto online con un canone mensile di 4,99€, che includa una carta di debito e di aver aggiunto una carta di credito con un costo annuale di 30€.

Immaginando di avere una giacenza media superiore ai 5.000 euro tutto l’arco dell’anno, le spese annuali fisse risultano essere:

  • canone conto: 4,99€ × 12 = 59,88€;
  • canone carta di debito: 0€;
  • canone carta di credito: 30€ all’anno;
  • imposta di bollo: 34,20€.

Il totale della spesa sarà di 124,08€, a cui devi aggiungere eventuali costi variabili.

Come scegliere il conto corrente più conveniente

Di seguito trovi alcuni consigli pratici per scegliere il conto più conveniente:

  • valuta l’Indicatore dei Costi Complessivi (ICC): è un indicatore che fa riferimento a specifici profili di utilizzo di un conto. Quindi puoi confrontare i costi del tuo conto con questi parametri e valutare se può essere considerato conveniente oppure no;
  • confronta le offerte: non fermarti a una sola offerta, ma confrontala con altre. Puoi farlo online in autonomia con il nostro comparatore: scopri i migliori conti correnti del 2025;
  • cerca un conto a canone zero: valuta quei conti che offrono diversi piani di abbonamento, compresi quelli gratuiti, o con la possibilità di azzerare il canone;
  • carta di debito: valuta i costi della carta di debito fisica.

Costi conto corrente: domande frequenti

Quanto costa all’anno un conto corrente bancario?

Per conoscere il costo annuale di un conto corrente bancario o postale, devi calcolare quali sono le spese fisse, come il canone mensile, l’imposta di bollo e il costo di emissione di una carta di debito. A queste devi sommare quelle variabili.

Quali sono i costi fissi di un conto corrente?

Il termine costi fissi identifica quelle spese che devi affrontare indipendentemente dall’utilizzo o meno del conto, come il canone del conto, l’emissione di un bancomat e l’imposta di bollo per i conti che hanno una giacenza superiore ai 5.000€ annui.

Chi ha diritto al conto corrente di base gratuito?

Il conto corrente di base è un conto previsto dalle banche e rivolto ai clienti che hanno movimentazioni limitate. Inoltre, per i pensionati che hanno una pensione annua complessiva inferiore ai 18.000€ e per chi possiede un ISEE inferiore agli 11.600€, l’imposta di bollo è pagata dalla banca.

Quanto costa il bancomat all’anno?

Il costo di un bancomat può variare in base all’offerta. Alcune banche lo includono nel canone mensile del conto, altre offrono una versione virtuale sempre gratuita, mentre per quella fisica applicano un costo di spedizione.

  1. Indagine sul costo dei conti correnti nel 2023, Banca d’Italia ↩︎

Autore senior per FinanzaDigitale

Laurea in Economia Aziendale, conoscitore di borse, mercati e investimenti finanziari. Ho competenze di diritto e gestione societaria, con esperienze amministrative. Scrivo di diritto, economia, finanza, marketing e gestione delle imprese.

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