Dal Ministero del Lavoro arrivano in bozza importanti novità sul Reddito di Cittadinanza, pronte ad essere presentate al vaglio del Ministero del Tesoro e del Consiglio dei Ministri già nei prossimi giorni.
La ministra del Lavoro, Elvira Calderone, sembra fortemente intenzionata ad apportare modifiche volte a migliorare le politiche attive con un gettito di circa 1 miliardo di euro.
Se la proroga di 7 mesi inserita in Manovra appariva un ultimatum contro i percettori del RdC, le nuove modifiche al vaglio potrebbero prolungare il sussidio.
Il Reddito di Cittadinanza potrebbe infatti essere sostituito dalla Misura di Inclusione Attiva (MIA) da destinare sia per chi versa in condizioni economiche svantaggiate che per chi è occupabile, ma secondo specifiche condizioni.
Dal Reddito di Cittadinanza alla Misura di Inclusione Attivia (MIA)

Secondo quanto riportato da influenti testate giornalistiche, l’intenzione del Governo sembra quella di spingere per attivare le nuove modifiche sul RdC già a partire dal 1 settembre 2023.
Da quanto trapela, i beneficiari della nuova Misura di Inclusione Attiva potrebbero essere suddivisi in 2 categorie:
- famiglie che versano in condizioni di povertà e non occupabili;
- nuclei familiari con soggetti occupabili.
La bozza prevede che nel primo caso debba essere presente all’interno del nucleo familiare un minore, un disabile oppure un over 60, mentre nel secondo caso deve essere presente un soggetto di età compresa tra i 18 e i 60 anni di età.
Allo scadere della proroga prevista il prossimo luglio 2023, coloro i quali sono in possesso dei predetti requisiti potrebbero fare domanda per ottenere la Misura di Inclusione Attiva (MIA).
Allargare la platea con la MIA presuppone anche un’erogazione del contributo mensile inferiore rispetto a quanto elargito con il Reddito di Cittadinanza, ma per ulteriori dettagli e conferme bisognerà attendere ancora qualche giorno.
Come cambia il Reddito di Cittadinanza?

Tra le novità sul Reddito di Cittadinanza, oltre al nome MIA, l’ampliamento della platea dei beneficiari potrebbe ridurre il sussidio mensile.
Mentre i nuclei familiari poveri senza possibilità di lavorare potrebbero mantenere lo stesso contributo mensile del RdC, ossia 500 euro per single (più ulteriori 280 euro in caso di affitto), per gli occupabili si attiverà il decremento.
Entrando nello specifico, in quest’ultimo caso relativo a chi invece è disoccupato ma potrebbe lavorare, l’erogazione della MIA non dovrebbe superare i 375 euro al mese.
Anche la durata giocherà un ruolo chiave nella nuova misura governativa e dovrebbe prevedere una durata di 18 mesi per gli inoccupabili e 12 mesi per gli occupabili.
L’intento del Governo è quello di spingere chi potrebbe lavorare a trovare un’occupazione, infatti per questi ultimi l’eventuale rinnovo della Mia sarà risotto a 6 mesi e la terza domanda non potrà essere effettuata prima di un anno e mezzo.
Novità anche sul massimale ISEE che dovrebbe ridursi dai 9.360 euro ai 7.200 euro, una modifica che riduce la platea ma eroga il sussidio solo a chi potrebbe davvero non arrivare a fine mese.
Al vaglio anche la possibilità di incrementare l’importo della MIA ai nuclei familiari numerosi e il requisito di residenza italiana potrebbe scendere da 10 a 5 anni per rispettare le direttiva imposte da Bruxelles.
Molto probabilmente la MIA sarà soggetta a controlli serrati da parte degli organi competenti e disincentiverà pesantemente il lavoro nero, ossia quei casi in cui si percepisce il sussidio pur lavorando illegalmente.
Come effettuare la domanda per ottenere la MIA?

Non si hanno ancora notizie ufficiali su come fare domanda, in quanto la misura è ancora al vaglio del Governo, attende i pareri dal Tesoro e dovrà passare dal Consiglio dei Ministri.
Probabilmente la domanda sarà effettuata in via telematica e sarà erogata solo dopo le opportune verifiche reddituali, oltre al rispetto dei parametri imposti dal Governo.
L’intenzione del Governo sarà anche quella di garantire l’inclusione sociale attraverso i comuni di residenza per tutti coloro che non sono in grado di lavorare.
Per gli occupabili invece sarà potenziato il centro per gli impiego e coinvolte le Agenzie Interinali (con percentuale di guadagno per ogni assunzione), dove gli interessati dovranno essere messi nelle migliori condizione di trovare un lavoro, senza possibilità alcuna di rifiuto.
In attesa di ulteriori novità sulla MIA è già calendarizzato il pagamento del Reddito di Cittadinanza per il mese di marzo 2023 per i beneficiari del sussidio governativo.