Il pagamento delle pensioni relative al mese di gennaio 2023 subirà un lieve ritardo, come si evince dalla calendarizzazione emanata direttamente dall’Istituto nazionale della previdenza sociale.
Sul sito ufficiale Inps è già possibile verificare il cedolino emesso che racchiude (in versione .pdf scaricabile e stampabile) tutti i dettagli sulla pensione.
In vista delle festività di Capodanno, l’accredito delle pensioni non avverrà il primo giorno lavorativo come per tutti i mesi dell’anno, ma come di consueto con l’inizio del nuovo anno il versamento sarà effettuato il secondo giorno lavorativo.
Per tale motivo, l’importo pensionistico sarà disponibile sul proprio conto corrente il 3 gennaio 2023.
Date di pagamento delle pensioni del mese di gennaio 2023

Come appena anticipato, l’erogazione della pensione su conto corrente slitterà a giorno 3 per il solo mese di gennaio, ma per i pensionati (o delegati) che desiderano ritirare la mensilità in contanti presso gli sportelli postali è necessario rispettare la calendarizzazione.
Dal 3 al 9 gennaio sarà infatti possibile recarsi presso gli uffici di Poste Italiane secondo la consueta turnazione stabilita per ordine alfabetico, ma solo per le pensioni di importo inferiore a 1.999,99 euro (al di sopra del quale è obbligatorio aprire un conto corrente).
L’elenco seguente riporta la calendarizzazione che regolamenta il ritiro delle pensioni seguendo un apposito ordine alfabetico (in riferimento alla prima lettera del proprio cognome):
- Martedì 3 gennaio 2023: cognomi dalla A alla B;
- Mercoledì 4 gennaio 2023: cognomi dalla C alla D;
- Giovedì 5 gennaio 2023: cognomi dalla E alla K;
- Sabato 7 gennaio (solo mattina): cognomi dalla L alla O;
- Lunedì 9 gennaio 2023: cognomi dalla P alla R;
- Martedì 10 gennaio 2023: cognomi dalla S alla Z.
La calendarizzazione ha lo scopo di continuare a garantire tutti gli altri servizi postali, evitare assembramenti con il rischio di contagi da Covid-19 ed eventuali ritardi sulle attività d’ufficio.
Adeguamenti sulle pensioni nel 2023

Secondo quanto ha approvato il Governo in Manovra con i relativi emendamenti, le pensioni avranno una maggiorazione nel 2023 per via dell’adeguamento al tasso inflazionistico.
L’incremento non è ancora disponibile nel cedolino già emesso per il mese di gennaio, in quanto necessita dell’iter di approvazione definitiva della Legge di Bilancio e della relativa pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
La rivalutazione al tasso inflazionistico delle pensioni sarà pari al 7,3%, ma le modifiche apportate comportano una maggiorazione in base alla pensione lorda mensilmente percepita.
L’elenco seguente mostra dettagliatamente le percentuali di maggiorazione applicate in base alla pensione lorda spettante:
- fino a 2.101,52 euro: adeguamento al 100% del 7,3% sulle pensioni che non superino di quattro volte il minimo lordo da 525,38 euro e da 600 euro per gli over 75;
- tra 2.101,52 e 2.626,90 euro: adeguamento all’85% del 7,3%, corrispondente al 6,2%;
- tra 2.627 e 3.152 euro: adeguamento al 53% del 7,3%, corrispondente al 3,9%;
- tra 3.152 e 4.203 euro: adeguamento al 47% del 7,3%, corrispondente al 3,4%;
- tra 4.203 e 5.254 euro: adeguamento al 37% del 7,3%, corrispondente al 2,7%;
- pensioni superiori a 5.254 euro: adeguamento al 32% del 7,3%, corrispondente al 2,3%.
Per verificare l’accredito della pensione di gennaio 2023 è possibile accedere sul sito Inps utilizzando le credenziali SPID e cliccare sull’apposita sezione denominata “cedolino della pensione”.
Per qualsiasi informazione è attivo il numero verde 800 00 33 22, messo a disposizione da Inps per chiarimenti e risoluzioni di eventuali problematiche riscontrate.