Stagflazione è un termine che avrai sentito di recente al telegiornale e letto nei quotidiani economici. Una parola considerata con timore dagli economisti, dato che è un fenomeno finanziario non facilmente prevedibili e che richiede una serie di strategie economiche complesse per contrastarlo.
Le conseguenze dirette sono l’aumento del costo della vita e una fase di stagnazione economica. Due fattori che, combinati insieme, possono erodere i tuoi risparmi. Se vuoi proteggere i tuoi soldi e combattere la stagflazione sei nel posto giusto. Nel nostro articolo disporrai di tutte le informazioni utili per comprendere come fare e dove investire i tuoi risparmi.
Cos’è la stagflazione: significato
Il primo passo per combattere la stagflazione è comprenderne il suo significato. Questo termine è infatti coniato combinando due parole:
- stagnazione;
- inflazione.
La stagnazione è una fase in cui l’economia di un Paese si trova a vivere un aumento della disoccupazione e un rallentamento della capacità produttiva.
Invece l’inflazione, se mantenuta sotto controllo, è uno motore molto valido della crescita economica. Infatti, l’aumento della domanda porta a un incremento della produzione, ma anche a quello dei prezzi dei beni, l’inflazione (per l’appunto). Se la percentuale si stabilizza intorno al 2%, il potere di acquisto della famiglia rimane intatto, ma se l’inflazione sale al di sopra di questo valore, l’aumento del costo della vita va a erodere il potere di acquisto delle famiglie.
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La stagflazione è un evento che combina questi due elementi. Si avrà in contemporanea una fase in cui i prezzi dei beni iniziano a salire, ma la capacità delle famiglie di acquistare prodotti e servizi si riduce. Ciò è dovuto a un rallentamento dell’economia e al crollo dei posti di lavoro. La conseguenza è vedere i tuoi risparmi scomparire, con anni di lavoro di sacrifici perduti.
La teoria della stagflazione
La prima volta che si è utilizzato questo termine è stato negli anni 60’, quando fu impiegato dal politico britannico Ian Macleod per identificare la tipologia di condizione economica che verteva nel Paese.
Un concetto su cui si è dibattuto molto negli anni, dato che andava in contrasto con le teorie dell’economista John Maynard Keynes sul rapporto inverso tra inflazione e rallentamento economico. Infatti, si ipotizzava che questi due eventi non potessero esistere tra di loro.
Invece, nel 73’, si verificò il primo caso di stagflazione con la crisi del petrolio collegato alla guerra del Kippur e ad essere colpita fu prima l’Italia e successivamente anche altri Paesi, tra i quali il Regno Unito. In quel frangente divenne chiaro che le teorie di Keynes per spiegare lo sviluppo economico non erano più valide. Infatti, nella stagflazione è evidente che la fase di recessione avviene in contemporanea a quella di un aumento di prezzi, e quindi senza crescita economica.
Stagflazione: cause
Esistono diversi contrasti tra gli economisti su quali possano essere le cause principali della stagflazione. Oggi le teorie più accreditate fanno riferimento a due aspetti:
- teoria dello shock di offerta;
- politiche monetarie non consone.
In base alla prima teoria, la stagflazione è collegata a un improvviso incremento delle materie prime, con conseguenze per quanto riguarda il prezzo dell’energia e dei servizi di trasporto. L’effetto è quello di determinare gli aumenti dei prezzi dei beni, dato che si incrementano i costi della produzione e quelli delle consegne. La conseguenza è che le aziende riducono la produzione ed effettuano tagli sul personale generando disoccupazione.
L’altra teoria fa riferimento a politiche monetarie che vengono definite poco adatte allo sviluppo dell’economia. L’esempio più tipico è quello di ridurre la quantità di monete circolanti al fine di contrarre l’inflazione, con l’effetto di rallentare la crescita, dato che si aumenteranno i prezzi e non si contrasterà la disoccupazione.
Conseguenze
Perché vi è tanto timore verso la stagflazione? Una delle principali conseguenze è quella di determinare un aumento del costo della vita e, al contempo, ridurre la tua capacità di fare acquisti.
Inoltre, l’inflazione va a incidere sul denaro liquido, il cui valore diminuisce man mano che la percentuale dell’inflazione aumenta. A questo devi aggiungere il tasso di disoccupazione che cresce, data la chiusura di aziende e la riduzione di posti di lavoro.
Nella tabella seguente abbiamo riassunto quali sono le principali conseguenze sull’economia collegate al combinarsi della stagnazione e dell’inflazione.
Conseguenze della stagflazione | Effetti |
L’economia rallenta | Si determina un calo della produttività |
Disoccupazione | Le imprese chiudono, riducendo il numero di posti di lavoro |
Aumento del costo della vita | L’effetto dell’inflazione determina un rincaro dei prezzi |
Riduzione del potere di acquisto | Disporrai di una capacità economica ridotta rispetto a prima del verificarsi della stagflazione |
Aumento dei prezzi energetici | I costi collegati all’energia salgono in maniera vertiginosa |
Difficoltà nei servizi e nell’approvvigionamento | L’aumento dei prezzi delle materie prime porta a un elevato costo dei trasporti, riducendo gli approvvigionamenti |
Riduzione della fiducia dei consumatori | I consumatori spendono di meno andando a incidere sul PIL |
Stagflazione: soluzioni
Prevenire e contrastare il verificarsi di questo fenomeno è oggi considerata una priorità dalle economie di tutto il mondo. Infatti, uscire da una fase di stagflazione non è facile, proprio per la presenza di equilibri molto sottili.
I primi esperimenti hanno puntato su una politica monetaria, con applicazione di tassi di interesse superiori per limitare la circolazione del denaro. La conseguenza è stata quella di affossare sempre più l’economia e al contempo non riuscire a contrastare il tasso di disoccupazione.
Quali sono quindi le soluzioni per contrastare la stagflazione? Si è notato che è necessario intervenire anche con una serie di azioni fiscali. In particolare, ridurre la pressione sulle imprese, con una serie di agevolazioni sulle tassazioni, porta a una spinta verso una maggiore produttività, offrendo nuove opportunità di lavoro.
In questo modo si potrà controllare sia l’aspetto legato alla stagnazione, sia l’aumento del tasso dell’inflazione. Oltre all’opera da parte dello stato anche il singolo cittadino può intervenire al fine di evitare che i risparmi subiscano l’effetto della stagflazione. Il principio è investire.
Dove investire
L’affermazione in base al quale investire i propri risparmi permette di salvaguardarli, oggi potrebbe sembrare strana.
La realtà è ben diversa. Mantenere una percentuale elevata di liquidità sul tuo conto corrente vuol dire subire l’effetto della stagflazione. Invece, investendo i tuoi risparmi sarà possibile salvaguardarli e al contempo ottenere un loro incremento. Però vi è un problema da valutare.
La stagflazione è una condizione in cui anche alcuni dei prodotti considerati antinflazione, subiscono comunque una perdita. Quindi dove investire il proprio denaro? Per rispondere a questo quesito ci vengono in aiuto gli eventi che sono già accaduti.
Ecco quali sono i prodotti finanziaria su cui puntare:
- oro;
- materie prime;
- ETF;
- strategia All Weather.
1) Investire nell’oro
L’oro si prospetta un bene rifugio per eccellenza, contrastando l’inflazione e adatto anche a ridurre gli effetti della stagflazione.
Infatti, nel 2009, quando scoppiò la bolla dei mutui subprime con l’aumento dell’inflazione e al contempo una stagnazione economica, il rendimento dell’oro ha totalizzato solo valori positivi.
Anche oggi, in un mercato in cui di vocifera di una possibile ristagno dell’economia, il suo valore continua a crescere. Se vuoi conoscere quali sono le opportunità di investire in oro, ti invitiamo a leggere la nostra guida su come comprare oro.
2) Commodities trading
Rispetto alle azioni e alle obbligazioni, che durante le sfasi di stagflazione tendono a perdere diversi punti percentuali, i beni reali, ovvero le commodities, sono una valida soluzione.
Infatti, sembrano assorbire molto bene la fase di recessione e inflazione mantenendo costanti i rendimenti e con una crescita sia nel breve, sia nel medio termine. Inoltre, in base alla teoria dello shock dell’offerta, il valore delle materie prime sale, offrendo quindi ampi spazi di investimento e di ottenere un rendimento elevato.
3) Fondi di investimento a gestione passiva
Tra i prodotti finanziari anti-stagflazione si possono considerare gli ETF. La natura stessa degli Exchange Traded Funds li rende molto validi in queste particolari fasi dell’economia.
Infatti, potrai investire su fondi che avranno al loro interno solo asset che riflettono la loro stessa natura, dato che sono a gestione passiva. Inoltre, i costi di gestione sono molto competitivi e la presenza di un pool di asset al loro interno, permette di equilibrare i rendimenti anche in una fase di mercato incerto.
Infine, sono presenti diverse tipologie di ETF. Quindi potrai valutare quali sono i settori in cui investire come quello delle commodities, sull’oro stesso, oppure in quello del settore energetico e in particolare quello della green economy.
4) Strategia All Weather
Un valido supporto per salvaguardare i tuoi risparmi può essere quello di adottare una strategia di portafoglio che può essere considerata antinflazione e anti-stagnazione.
Il suggerimento è quello di adottare una diversificazione dei tuoi asset in base al sistema All Weather. Come puoi dedurre dalla traduzione letterale, ogni tempo, è una tipologia di strategia che permette di affrontare tutte le fasi di tempesta economica.
Come funziona? Dovrai investire suddividendo il tuo capitale su diversi asset:
- 7% in oro;
- 8% materie prime;
- 15% titolo con un rendimento medio termine;
- 30% in azioni del mercato statunitense presenti sul NASDAQ;
- 40% BTP o Treasury Bond.
Esempi di stagflazione
A questo punto del nostro articolo, può essere utile valutare alcuni esempi di stagflazione e quali sono i presupposti odierni che la rendono una minaccia latente.
La prima volta che venne studiato il verificarsi di questo evento fu collegato al 1973, con una delle più importanti crisi economiche dell’epoca moderna. In quest’anno inizia la guerra del Kippur, che vedeva da un lato Israele e dall’altro una coalizione tra Egitto e Siria.
Fu una crisi petrolifera a generare la stagflazione. Infatti, venne ridotta la quantità di esportazione di petrolio come rappresaglia nei confronti dell’occidente che appoggiava Israele. L’effetto si fece sentire subito nei Paesi occidentali, con un aumento dell’inflazione e, in contemporanea, dei costi di produzione dovuti alla scarsità di petrolio.
Passiamo agli anni 2000. La stagflazione fu collegata alla crisi dei mutui sub-prime, con conseguenze che si sono sentite sull’economie di tutto il mondo. In questo caso fu la politica monetaria a non favorire la crescita economica: ci fu, infatti, un aumento dell’inflazione e, al contempo, la recessione.
I prezzi del gas sono saliti dell’80% e di oltre il 40% quelli dell’energia elettrica. Le imprese si trovano in difficoltà, ma anche il consumatore piccolo e medio con un potere di acquisto rimasto costante e un costo della vita aumentato. Come puoi notare, sono tutti presupposti che portano al tanto temuta fase di stagflazione.
Nel 2022 c’è una stagflazione?
Rispondiamo subito di no. Almeno per ora. I segnali sono diversi, ma vi è ancora tempo per il governo italiano e la BCE di intervenire al fine di allontanare questa particolare fase economica.
Sarà necessario un intervento monetario, affiancato da una serie di aiuti statali alle imprese e soprattutto un taglio fiscale. Infatti, oggi il tasso di inflazione continua a salire, collegato alle difficoltà di approvvigionamento.
La conseguenza sarà quella di andare a rodere i risparmi delle famiglie, oltre alla loro capacità di affrontare le spese quotidiane. In questa prospettiva, diventa quindi indispensabile valutare con attenzione come gestire il proprio denaro, investendolo.
Stagflazione: le domande frequenti
Il termine stagflazione deriva dall’unione delle parole inflazione e stagnazione, fu coniato negli anni 70’.
Per proteggere i propri risparmi dalla stagflazione è importante investirli in beni che sono considerati sicuri e che contrastano questa particolare fase economica, come quelli indicati nel nostro articolo.
Le cause della stagflazione possono essere collegate a uno shock di offerta di una materia prima o a una politica monetaria che contrasta lo sviluppo economico.