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Certificati: cosa sono, come funzionano, rischi, pro e contro

I Certificates sono strumenti di risparmio ad alta diversificazione e con rendimenti variabili, una possibile alternativa agli ETF e ai Titoli di Stato. Scopri come funzionano e quali sono i rischi e i vantaggi.

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Certificates cosa sono

I Certificates (certificati) sono strumenti legati al risparmio che negli ultimi anni stanno iniziando a competere con gli ETF e i Titoli di Stato. Solo nel 2023, come riportato dall’ACEPI (Associazione Italiana Certificati e Prodotti di Investimento) sono stati raccolti circa 3,5 miliardi di Certificates con una crescita di quasi un miliardo rispetto all’anno precedente, pari all’1,3% dei 10 miliardi di investimenti nel risparmio gestito degli italiani.

I certificati sono una categoria di derivati, emessi da istituti di credito, che replicano l’andamento di un asset sottostante, ma con particolari caratteristiche che li rendono un valido strumento di risparmio gestito.

Infatti, ti permettono di investire il tuo denaro con un possibile guadagno nel breve e medio termine e al contempo avere anche una certa garanzia di salvaguardare il tuo capitale. Tuttavia, se da un lato i vantaggi di allocare il tuo denaro nei certificati sono diversi, come tutte le forme di investimento prevedono dei rischi.

Cosa sono i Certificates

Definizione Certificates

La definizione dei Certificates (certificati) è quella di derivati cartolarizzati, emessi da un istituto di credito.

Quindi sono strumenti finanziari che replicano l’andamento di un asset sottostante (derivati) che può essere singolo come le azioni, un benchmark (paniere) di titoli, oppure un indice.

Rispetto ai derivati tradizionali, come i future, i CFD e le opzioni, i certificati hanno la caratteristica della cartolarizzazione. Ciò significa che non sono considerati dei contratti emessi da una società di intermediazione e quindi scambiati sui mercati OTC (Over the Counter), ma dei veri e propri titoli.

Come tali puoi acquistarli direttamente sulle principali borse valori.

Tuttavia, in quanto derivati, la Consob, nella comunicazione 0097996 del 22 dicembre 2014, li ha definiti come strumenti finanziari a complessità elevata. Ciò comporta che non sono adatti a tutte le tipologie di investitore. Quindi prima di acquistarli è importante conoscere come funzionano e quali sono i pro e i contro.

Certificates: come funzionano

Come funzionano i Certificates

I certificati hanno le seguenti caratteristiche:

  • sono emessi da una banca d’investimento o da un istituto di credito;
  • sono scambiati sui mercati Sedex di Borsa Italiana e Cert-X di EuroTLX
  • sono considerati dei titoli;
  • prevedono una scadenza determinata nel breve e medio termine.

Altra caratteristica è quella di essere degli strumenti ad elevata diversificazione replicando passivamente un asset sottostante. Ciò significa che, come negli investimenti in ETF, l’andamento dei certificati è legato al valore del titolo o del benchmark che va a replicare. Questo può essere:

  • un singolo strumento finanziario come le azioni;
  • un tasso d’interesse o di cambio;
  • un paniere di asset;
  • un indice;
  • una materia prima.

L’ACEPI classifica i Certificates in quattro categorie principali, a loro volta suddivise in sottocategorie:

  1. a capitale protetto;
  2. parzialmente o condizionatamente garantito;
  3. a capitale non protetto;
  4. certificates a leva.

1. Certificates a capitale protetto

Prevedono una garanzia sul capitale che hai investito pari al 100%, con la sicurezza di ottenerlo alla scadenza del certificato a cui si aggiunge il rendimento collegato al valore nominale.

Questa tipologia prevede alcune volte una cedola che viene staccata solo nel momento in cui l’asset sottostante raggiunge precisi valori di prezzo. Tuttavia, data la presenza di una garanzia il loro rendimento è limitato.

2. Certificati parzialmente garantiti

Il capitale su cui hai investito è garantito a condizione che l’asset sottostante mantenga un valore definito al momento della sottoscrizione. Invece, nel caso in cui il prezzo scende al di sotto di una specifica soglia, definita barriera, i Certificates non saranno più garantiti.

Si definiscono due tipologie di barriere:

  1. a scadenza: il controvalore del sottostante verrà garantito solo se alla scadenza il prezzo del Certificates è superiore al valore indicato al momento del contratto;
  2. continua: il certificato non sarà più garantito se il prezzo scende al di sotto di una soglia prestabilita anche solo una volta.

3. Certificati a capitale non protetto

Sono quei certificati che replicano l’andamento di un asset sottostante, ma senza una garanzia sul capitale. Un sistema molto simile a quello degli ETF. Tuttavia, in base alla tipologia di titolo replicato puoi avere un rendimento più elevato.

4. Certificates a Leva

Prevedono l’applicazione della leva finanziaria. Potrai quindi investire un capitale ridotto, ma sottoscrivere un Certificates di valore maggiore. Inoltre, puoi valutare se operare:

  • al rialzo (bullish) , puntando su una crescita del valore dei Certificates;
  • al ribasso (bearish) andando short sul titolo, vendendo allo scoperto.

Perché investire nei Certificates

Vantaggi dei certificati

I Certifcates sono tra le soluzioni se vuoi investire nel breve e medio termine e in modo diversificato. Vediamo alcuni dei motivi che possono farti valutare di inserirli nel portafoglio. Un primo tratto interessante è legato alla cartolarizzazione.

Ciò significa che rispetto al trading CFD o ai futures, che possono essere creati da qualunque intermediario, i certificati sono emessi solo da società di investimento con particolari requisiti patrimoniali e sottoposte a vigilanza degli organi regolatori statali come le banche centrali e la BCE. Ciò ti garantisce una certa sicurezza di come verranno investiti i tuoi soldi.

Altra caratteristica è quella di poterli acquistare direttamente, dato che sono dei titoli. Inoltre, l’ampia varietà di asset che vanno a replicare, li rende dei prodotti finanziari molto flessibili, adatti a diverse strategie di trading anche nei momenti di lateralizzazione del mercato (incertezza), con costi ridotti rispetto a strumenti simili.

Possono anche essere utili se vuoi investire su titoli a rendita passiva, dato che alcuni prevedono una cedola periodica. Infine, possono essere valide alternative agli ETF per diversificare il tuo portafoglio, e avere comunque un rendimento nei momenti di incertezza del mercato, con un capitale garantito in base alla tipologia di certificates.

Quali sono i rischi dei Certificates

I rischi dei Certificates sono collegati al mercato, alla liquidità e all’emittente. Ecco cosa considerare:

  • sono negoziati sui mercati e il loro prezzo può subire fluttuazioni;
  • il rendimento non è garantito;
  • puoi rischiare di perdere parte o l’intero capitale;
  • non sono titoli a liquidità elevata, dato che in alcuni casi è difficile venderli prima della scadenza.

Altro aspetto da considerare è il rischio legato all’emittente. Se da un lato è vero che sono emesse da banche di investimento, con precise condizioni patrimoniali, dall’altro nel caso di default dell’istituto di credito e di difficoltà economiche, i Certificates possono essere soggetti ai processi di bail-in: Infatti, non sono garantiti dal FITD (Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi).

Certificates vs ETF: le differenze

DescrizioneCertificatesETF
Chi li può emettereIstituti di creditoSocietà di investimento
Replica passivaSiSi
Costi di gestioneNoPrevisti
Rischio emittenteSi (in base alla tipologia)Si, variabile
GaranziaPresente in alcune versioniNon presente
Presenza di dividendiNoSi
NegoziazioneBassaAlta
Tipologia di investitoreCompetenteChiunque
Tipologia di investimentoBreve e medio termineBreve, medio e lungo termine
Tassazione26%26%

I Certificates possono essere una forma alternativa di risparmio gestito ad alta diversificazione, molto simili per certi aspetti a strumenti diffusi come gli ETF. Tuttavia, vi sono profonde differenze, sia nella struttura del prodotto, sia per la tipologia di investitore. Nella tabella precedente abbiamo confrontato i due strumenti, analizzando le singole caratteristiche.

I Certificates appaiono più flessibili e convenienti, dato che non hanno dei costi di gestione. Inoltre, alcune versioni prevedono una garanzia sul capitale, non presente negli Exchange Traded Fund, anche se emessi da società con una solidità finanziaria elevata.

Tuttavia, i Certificates hanno una bassa liquidità, dato che avrai enorme difficoltà a venderli prima della loro scadenza, mentre gli ETF puoi negoziarli sempre come le azioni. A questo si aggiunge la complessità dei certificati, che li rende strumenti adatti a chi ha una conoscenza tecnica dei mercati, mentre gli ETF possono essere accessibili a tutte le tipologie di investitori.

Dove acquistare i Certificates in Italia

Trading online

In quanto quotati sulle borse valori, per acquistare i Certificates puoi farlo:

In ambedue i casi devi avere un conto corrente o un conto titoli presso una banca di investimento in Italia che preveda tra i suoi strumenti finanziari i certificati. Oggi sono diversi gli istituti di credito che ti offrono questa opportunità, sia in quanto banche online, sia come banche tradizionali.

Tra quelle retail puoi valutare l’acquisto dei Certificates con Fineco. Hai accesso a più di 15 certificati con e senza leva, che replicano gli indici più interessanti del momento come S&P 500, il NASDAQ, il FTSE MIB e il Dow Jones, ma anche le commodities come gas, petrolio e oro, e i tassi valutari.

Certificates: domande frequenti

Cosa sono i Certificates?

In parole semplici, i Certificates sono strumenti derivati cartolarizzati che replicano l’andamento di un asset sottostante, come azioni, indici o un paniere di titoli.

Quanto rendono i Certificates?

Il guadagno che potresti ottenere dai Certificates varia in base a diversi fattori, come tipologia, tempistica, capitale dell’investimento.

Quali sono i rischi dei Certificates?

Come tutti gli strumenti finanziari anche i Certificates prevedono dei rischi anche se limitati grazie alla presenza di alcune garanzie.

Autore senior per FinanzaDigitale

Laurea in Economia Aziendale, conoscitore di borse, mercati e investimenti finanziari. Ho competenze di diritto e gestione societaria, con esperienze amministrative. Scrivo di diritto, economia, finanza, marketing e gestione delle imprese.

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